“Quello che vogliamo – spiega il primo cittadino a Zingaretti – è una diversa programmazione dei servizi ferroviari di trasporto viaggiatori già esistenti al fine di garantire una migliore e più efficiente fruibilità della rete, utilizzando l’interconnessione esistente fra l’infrastruttura tradizionale e quella dell’Alta velocità e l’integrazione dei servizi Freccia”.
Secondo un primo studio promosso dal Comune, il bacino di utenza potenziale fa ben sperare. “Trenitalia – fa sapere ancora - si è resa disponibile ad un approfondimento dello studio proposto che già dimostrerebbe come l’implementazione di alcune soste dei treni dell’Alta velocità nella stazione ferroviaria di Orte potrebbe rilevarsi economicamente sostenibile e praticabile senza apprezzabili perdite di efficienza del servizio contribuendo al rilancio non solo della nostra città ma anche delle aree circostante”.
Dal ministero dei Trasporti il braccio è teso. Nei giorni scorsi Giuliani ha incontrato i rappresentati del dicastero. Il risultato? “È emersa una chiara disponibilità a lavorare sin da subito per migliorare la frequenza delle fermate degli Intercity e a sostenere, anche attraverso una prima fase sperimentale, la riprogrammazione delle percorrenze dei treni dell’Alta velocità mediante la previsione di due fermate giornaliere nella stazione ferroviaria di Orte”, conclude.
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