A Cinecittà, le donne di famiglia erano arrivate insieme ad alcuni degli amici più stretti di Alberto e qualche bottiglia di champagne. «Volevamo festeggiarlo, anche se non fosse arrivato primo: per noi l’importante era riabbracciarlo», continua la madre. E invece il Tarzan di Viterbo ha sparigliato la concorrenza e conquistato il podio, oltre all’assegno da 100mila euro.
Spente le telecamere, il brindisi c’è stato con tutta l’équipe del programma. Poi via, il ritorno verso casa. E le prime parole di Alberto senza più riflettori puntati addosso: «Ripeteva che dentro la Casa soffriva per gli insulti ricevuti da Aida. Pensava di aver fatto fare brutta figura alla sua città. È un ragazzo talmente sensibile che quasi si vergognava di tornare a Viterbo, temendo di averne dato una brutta immagine». Invece, appena riacceso il cellulare che ormai da due mesi gli era stato confiscato, ha iniziato a scorrere le centinaia di messaggi nel frattempo arrivati a intasargli la memoria, e si è reso conto di come all’esterno avessero vissuto la sua esperienza. «Hai fatto più pubblicità tu a Viterbo che 20 giunte comunali», è uno degli attestati che gli sono arrivati e che più lo hanno colpito. Tanto da fargli esclamare, rivolto alla madre: «Allora è vero che mi vogliono bene!».
Ma per Daniela la vittoria più grande di Alberto è quella di essersi presentato in finale con l’abito del padre, un medico scomparso quando lui aveva 11 anni. «Quel vestito lo aveva scelto prima di entrare al GF, dicendo che lo avrebbe messo qualora fosse giunto all’ultima puntata. Gli stava grande – dice emozionandosi – ma era bellissimo comunque». Alle 4 del mattino, la delegazione viterbese ha riportato Alberto a casa. Qui ha festeggiato fino all’alba con alcuni amici, poi ieri la partecipazione a Pomeriggio 5 e la festa a Roma. «Avrai molto da fare, ora», gli hanno fatto notare alcuni, pensando alle ospitate e alle offerte di lavoro che riceverà. E lui: «Ma io ora voglio andare al mare, a Tarquinia».
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