Gli avvocato di Fieno depositano il ricorso al Riesame: «Non è stato un duplice omicidio»

Ermanno Fieno al momento dell'arresto a Ventimiglia
di Andrea Arena
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Martedì 9 Gennaio 2018, 12:49
Sarà depositato oggi – nell'ultimo giorno utile previsto dai termini di legge – il ricorso al Tribunale del riesame di Roma da parte della difesa di Ermanno Fieno, il 45enne viterbese indagato di aver ucciso i suoi genitori lo scorso dicembre (in una data che, secondo gli investigatori della Squadra mobile della Polizia, va dal 13 dicembre ai giorni precedenti).

In particolare, il suo avvocato Samuele De Santis e i colleghi Enrico Valentini e Domenico Gorziglia chiederanno al Riesame la riformulazione del reato del quale è indagato Fieno. Che al momento è duplice omicidio aggravato, nei confronti della madre Rosa Francschini - colpita “al capo con uno strumento per attizzare il fuoco” - e del padre Gianfranco Fieno - “con modalità da accertare” - come scrive nell'ordinanza di custodia cautelare del 30 dicembre scorso il giudice per le indagini preliminari Francesco Rigato. Ecco, proprio sul “duplice” omicidio si addensano le perplessità dei difensori. Convinti che, al momento e allo stato attuale delle prove raccolte, soltanto quello della signora Rosa possa essere considerato un omicidio, giacché sul corpo del signor Gianfranco non sembrerebbero essere state riscontrate tracce evidenti di morte violenta o comunque provocata da terzi.

Di qui la richiesta – che il Riesame dovrà considerare secondo i suoi tempi e le prassi – di accusare Ermanno Fieno di una sola morte. Uno scenario, va detto, che potrebbe anche cambiare nelle prossime settimane, quando dovranno arrivare i risultati dell'esame autoptico effettuato dal professor Saverio Potenza. Dall'autopsia – in linea teorica – potrebbero infatti venir fuori ulteriori novità non visibili ad occhio nudo che potrebbero dire qualcosa di più (confermare o smentire) sulla morte del signor Gianfranco. E rimettere in discussione la formulazione del reato.

Intanto si attende ancora l'interrogatorio da parte del sostituto procuratore Chiara Capezzuto – titolare dell'indagini – nei confronti di Ermanno Fieno, attualmente recluso nel carcere di Mammagialla dopo essservi stato tradotto da Imperia, nei giorni seguenti il suo fermo avvenuto a Ventimiglia, mentre era in viaggio verso la Francia dopo aver, sostiene l'accusa, commesso l'omicidio, o il duplice omicidio.
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