Due diligence sulla Francigena, consiglio in seduta segreta: perché? «Intanto perché tratteremo due punti. Sono tante infatti le due diligence richieste nel periodo commissariale: quella sulla partecipata e l’altra sui derivati». La sindaca Chiara Frontini a domanda risponde con questo anticipo di un ragionamento più articolato, che arriva in seguito agli interventi in aula del dem Alvaro Ricci e su queste colonne da Azione e Uil Trasporti.
Frontini espone più di un motivo per cui, al momento, è meglio non parlare pubblicamente di quanto contenuto nella relazione. «Considerato che si tratta di strategie aziendali e proposte che dovremo fare rispetto al rilancio della società - dice - riteniamo che si possano innescare delle dinamiche di mercato rispetto alle quali vogliamo tutelare la società. Peraltro la due diligence, finché non ne prenderemo atto in giunta domani, ci è stata consegnata come strettamente riservata. Dopo quindi verrà ovviamente messa a disposizione del consiglio e della società. Ma quelle che sono potenziali scelte strategiche devono essere fatte proprio per tutelarla, che è nostro obiettivo primario, in un contesto decisionale che non la esponga a rischi dall’esterno».
Secondo la Uil è pubblica e finanziata con soldi pubblici, quindi il sindacato è contrario alla segretezza. «Infatti si decide in consiglio comunale».
Frontini ricorda le vecchie battaglie. «Ci siamo sempre battuti per Francigena e riteniamo che il trasporto pubblico locale sia un asset strategico per lo sviluppo della città. Ogni passo che stiamo facendo - conclude - è per tutelare la società e i lavoratori».