Feste di primavera nel Viterbese: a Canepina in onore di Santa Corona. Arrivano i Cugini di Campagna

Canepina: La Macchina di Santa Corona
di Carlo Maria Ponzi
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Venerdì 12 Maggio 2023, 05:35 - Ultimo aggiornamento: 14:40

Ma il secondo week-end di maggio regala un’ulteriore festa di antico lignaggio devozionale: Santa Corona di Canepina.

Venerdì 12 si entra nel vivo intrecciando la poesia della liturgia alla prosa della gastronomia, Accade, infatti, che alle ore 18 si celebra la Messa nella chiesetta di Santa Corona, al cui termine, da un lato, viene apparecchiato un rinfresco a base di porchetta, dall’altro si dà vita alla processione, con partenza dalla chiesa di San Michele (detta anche “Santa Corona piccola”) con la mini-Macchina portata dai ragazzi. accompagnata dalla banda musicale di Bassano in Teverina; al termine spettacolo pirotecnico.

Sabato, dopo la sveglia delle ore 8 con “colpi ad alta detonazione”, viene installata una targa in memoria di un eroico concittadino e quindi l’originale incontro con “Asini in libertà” per onorare il “World Donkey Day”, ovvero la giornata mondiale dell’asino che celebra il quadrupede come tradizionale strumento di lavoro che per secoli ha lenito le fatiche dell’uomo.

Nel pomeriggio sarà presentato il libro del giornalista Beniamino Mechelli sui 500 anni della chiesa Collegiata e in serata, alle 21,30, in piazzale Primo Maggio, il concerto dei “Cugini di Campagna”.

Ma la giornata clou dei festeggiamenti è fissata a domenica 14 maggio, condita con una solenne processione (ore 10) presieduta dal Cardinale Enrico Feroci, parroco del Santuario del Divino Amore di Roma. In serata spettacolo musicale e alle 23,30 fuochi d’artificio.

Accanto a Canepina una segnalazione merita la tre giorni (12-13-14 maggio) che Nepi dedica alla “Sagra del Salame Cotto e del Pecorino Romano del Lazio”. “Ad affiancare queste due delizie – sottolineano gli organizzatori - saranno tanti altri prodotti tipici della Tuscia e del Bio Distretto, senza dimenticare le ricette tradizionali proposte a pranzo e a cena presso lo stand della Proloco: la vignarola laziale (un piatto contadino a base di fave, carciofi e lattuga), la cipolla bianca al forno e le salsicce e le carni di maiale alla griglia fornite dai norcini locali.

Immancabili fave e pecorino. Un vero e proprio trionfo di sapori, che trasformerà la “città dell'acqua” nella capitale del gusto di un intero territorio.

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