Fausto Vinci, l'esordio del nuovo questore: «Al lavoro per la sicurezza». A Firenze era nella squadra antimostro

Fausto Vinci, l'esordio del nuovo questore: «Al lavoro per la sicurezza». A Firenze era nella squadra antimostro
di Maria Letizia Riganelli
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Martedì 10 Gennaio 2023, 06:10 - Ultimo aggiornamento: 14:38

Pronto alla nuova sfida. Il questore Fausto Vinci sorride con lo sguardo attento mentre per la prima volta si racconta alla stampa viterbese. Prima volta e primo giorno ufficiale al comando degli uffici di viale Romiti. Vinci si è insediato proprio ieri, prendendo il posto di Giancarlo Sant'Elia, andato in pensione dopo 36 anni di carriera gli ultimi due dei quali trascorsi nel capoluogo della Tuscia. «Sono molto contento di questo nuovo incarico - ha affermato il nuovo questore - questo per me è quasi un ritorno. Sono nato qui a Viterbo perché mio padre aveva un incarico in provincia. Ma ho vissuto nella Tuscia solo per i primi sei mesi».

Fausto Vinci è romano e prima di arrivare nella città dei papi era alla direzione centrale per gli affari generali e le politiche del personale della polizia di stato in veste di consigliere ministeriale aggiunto. «Cercherò di lavorare nel segno della continuità col mio predecessore che ha fatto molto bene. Ovviamente se possibile proveremo a migliorare ancora, soprattutto sulla percezione della sicurezza dei cittadini». Sicurezza e attenzione le parole principale del primo giro di “valzer” del questore che durante la conferenza ha raccontato un po’ della sua vita in polizia. Durante gli anni duri della pandemia è stato questore vicario della provincia di Brescia, il territorio dove nei primi mesi del 2020 si è registrato un numero altissimo di morti da Covid.

«E’ stata un’esperienza importante - ha detto ancora - soprattutto a contatto con le persone, che tentavamo di aiutare in tutti modi».

Ma quella vissuta a Brescia non è stata l’unica esperienza che ha segnato la carriera del questore Vinci. «Ho lavorato per 8 anni alla Squadra Mobile di Firenze e ho parto parte della squadra antimostro, quella che si occupava proprio del famoso mostro di Firenze. Ma questo ormai è il passato e adesso voglio andare avanti e occuparmi di questa provincia. Da quanto ho potuto capire in questi prime ore si tratta di una realtà viva, direi effervescente, in cui c’è sicuramente da fare». Ieri il questore ha incontrato il prefetto  Antonio Cananà, la sindaca di Viterbo Chiara Frontini e il presidente della Provincia Alessandro Romoli.

«L’accoglienza è stata molto positiva - ha continuato - e nei prossimi giorni continuerò a incontrare le autorità cittadine. Ho intenzione di conoscere anche tutte le altre realtà dalle associazioni e alle organizzazioni. L’obiettivo è quello di avere una conoscenza su tutto il tessuto connettivo della città e della provincia». Ovviamente non è mancato un accenno a Santa Rosa. «Sono stato a vederla da spettatore, l’ho ammirata da piazza del Teatro proprio prima della salita. Ma quest’anno la vedrà in un’altra ottica e lavorerò insieme a tutti gli altri per la sicurezza e per garantire l’evento del 3 settembre».

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