Organizzato e diretto della sezione romana-laziale, quello di ottobre è l’ultimo di una serie di viaggi, di devozione e di speranza, che hanno portato gli associati: malati, personale, pellegrini, durante l’anno 2017, non solo verso la cittadina pirenaica, ma hanno toccato anche Fatima, Loreto, La Terra Santa. I centoventi pellegrini viterbesi, provenienti da tutta la diocesi, saranno divisi in due gruppi: in treno e in aereo secondo le proprie scelte personali. Il “treno bianco” si è mosso da Civitavecchia, mentre il volo aereo è decollato da Fiumicino.
«Ancora una volta si rinnoverà l’incontro con l’Immacolata Concezione alla Grotta di Massabielle, dove l’11 febbraio del 1858, primo giorno delle apparizioni, l’umano e il divino si incontrarono. Il pellegrinaggio con i malati, con i pellegrini, con i volontari è tutto quello che l’Unitalsi ha di più vero e di più bello che naturalmente suscita carità e condivisione a testimonianza quella vita in Cristo che è stato affidato al nostro cuore di cristiani».
I treni dell'Unitalsi viaggiano da oltre 110 anni «tra attesa per la partenza e rimpianto per il ritorno ma sempre con la gioia nel cuore perché attestazione di un incontro che può cambiare la vita», sottolineano dalla sottosezione di Viterbo
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