Crisi, il Pd al sindaco: «Vogliamo Viva Viterbo fuori da giunta e maggioranza»

Crisi, il Pd al sindaco: «Vogliamo Viva Viterbo fuori da giunta e maggioranza»
di Massimo Chiaravalli
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Domenica 30 Aprile 2017, 10:59 - Ultimo aggiornamento: 19:49
Il Pd esce allo scoperto: «Abbiamo chiesto al sindaco di far uscire Viva Viterbo dalla maggioranza». Il capogruppo Mario Quintarelli non ci gira intorno, vogliono la testa dell’assessore Giacomo Barelli e i consiglieri dall’altra parte della sala d’Ercole. Questo mentre gli altri capigruppo, seppur con sfumature diverse, hanno una posizione opposta.

Ecco il risultato delle consultazioni volute dal sindaco Leonardo Michelini, dopo la seduta di bilancio saltata giovedì. «Noi – dice Quintarelli - abbiamo chiesto di togliere le deleghe all’assessore Giacomo Barelli». Via lui in quanto assessore o Viva Viterbo dalla maggioranza? «Viva Viterbo via dalla maggioranza: è quanto emerso dopo il consiglio comunale, sulla base di quello che hanno espresso i consiglieri del Pd. Come capogruppo me ne sono fatto portavoce». Indietro non si torna «E’ la posizione del Pd. Inutile nascondersi: con loro – continua il capogruppo - non siamo mai andati tanto d’accordo, c’è stato sempre distacco, è andata male dall’inizio. Poi ci sono retroscena, attacchi: la gente vede solo quello che succede in consiglio, poi però in maggioranza escono fuori anche altre cose».

Okay, però neanche il Pd è stato tenero con il sindaco. «No, per niente. Non lo siamo tuttora. Ma abbiamo sempre detto e fatto tutto subito, soprattutto io. Senza aspettare quattro anni per attaccare e dire che non va bene niente».
Alla luce dei desiderata democratici, potrebbe assumere più valore l’uscita di Filippo Rossi, su quanti vorrebbero «un monocolore». Ovvero fuori Barelli e dentro un altro del Pd. A fare da cuscinetto è Paolo Moricoli (Mori), non a caso delegato alla pace. «Il sindaco – scherza, ma non troppo – mi ha nominato mediatore ufficiale. Secondo ma la presenza di Viva Viterbo in maggioranza è imprescindibile: la loro visione sul turismo è importante».

E gli altri? Paolo Simoni (Oltre le mura) va sul pratico. «Non abbiamo posto veti, ma parlato solo delle cose da fare: più presenza in aula di tutti i consiglieri, discutere ogni azione in maggioranza, votare il bilancio». Livio Treta (lista civica dei diritti): «Se un gruppo fa deliberatamente saltare la seduta sul bilancio un problema c’è. Ora si tratta di trovare una soluzione, ma qui non è stato mai sacrificato nessuno nemmeno quando c’era da farlo veramente».
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