Condannata banda seriale di ladri di cani di razza: in un mese hanno rapito sette cuccioli

Condannata banda seriale di ladri di cani di razza: in un mese hanno rapito sette cuccioli
di Silvana Cortignani
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Mercoledì 22 Giugno 2016, 17:42
Condannata banda seriale di ladri di cani da caccia: nel giro di un mese hanno rapito sette cuccioli di razza, ieri il processo per direttissima davanti al giudice Giacomo Autizi del tribunale di Viterbo. In tre, muniti perfino di attrezzature per togliere i microchip agli animali, sono stati arrestati in flagranza il 4 aprile scorso a Blera, al secondo colpo in un mese nello stesso allevamento in località Vallefredda. In azione i carabinieri di Cittaducale, messi sulle tracce dei malviventi da una soffiata. Il terzetto era composto da una coppia di viterbesi, un 46enne e una 53enne, quest’ultima originaria della Sabina, residenti nel quartiere Santa Barbara, e da un 42enne di Cerveteri. La donna, che ha partecipato solo al secondo colpo, ha patteggiato 4 mesi per furto aggravato, più una multa di 160 euro. I complici, rei confessi di entrambi, se la sono cavata con 6 mesi e una multa di 240 euro. Tutti incensurati, oltre allo sconto di un terzo della pena, hanno potuto beneficiare anche della condizionale.
Per acciuffarli i militari hanno fatto un lungo viaggio. In borghese e a bordo di un’auto civetta, hanno seguito l’Opel Meriva della coppia da Cittaducale a Viterbo e poi  fino a Cerveteri, dove hanno caricato il 42enne e si sono diretti verso Blera. La donna, fatti scendere i complici al volo, per non dare nell’occhio ha fatto per 3-4 volte la spola con la vicina Barbarano Romano. Gli uomini, intanto, hanno tagliato la recinzione di ferro, dopo di che, a riprova di un piano preordinato, si sono diretti senza tentennamenti verso uno dei numerosi box presenti, caricando due cani in un trasportino, messo sul retro della vettura e dandosi alla fuga col favore del buio e della boscaglia.
I carabinieri, non sapendo se fossero armati, hanno aspettato che raggiungessero una zona illuminata, a Oriolo Romano, dove li hanno bloccati. In auto avevano attrezzatture veterinarie per togliere i microchip, oltre ad arnesi da scasso, passamontagna, torce a mano e da fronte. Commovente il lieto fine, raccontato in aula dai carabinieri durante l'udienza di convalida: i cani hanno accolto scodinzolando il padrone, rintracciato immediatamente grazie al numero di cellullare sui collari. Il 5 marzo aveva denunciato il furto di altri 5 animali, 3 dei quali ritrovati a casa del 42enne di Cerveteri. I due uomini, ammettendo anche il precedente furto, hanno scagionato la donna, dicendo di avere agito da soli in quell'occasione.
 
 
 
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