I cittadini di Monte Romano «devono fare i conti con l’Aurelia Bis, un’arteria inadatta a sopportare il traffico pesante e l’inquinamento che genera. Per non parlare del caos in paese e della salute dei monteromanesi. Perciò nel territorio che amministro va costruita una strada che sostenga il traffico e riservato uno svincolo al paese».
Corposa la delegazione viterbese che ha voluto assistere agli interventi di piazza del Plebiscito. Non solo sul fronte sindacale, ma anche su quello istituzionale e imprenditoriale; vista la presenza di esponenti di Camera di commercio viterbese e Ance Viterbo.
Da Civitavecchia sono saliti il sindaco Antonio Cozzolino, il presidente locale di Unindustria, Stefano Cenci, e quello della Compagnia portuale, Enrico Luciani, accompagnato da tanti camalli. Sostanzioso ma discreto il dispiegamento delle forze dell’ordine, immagine questa non certo abituale per Monte Romano.
In particolare, il discorso del segretario della Camera del lavoro di Civitavecchia-Roma Nord-Viterbo, Alberto Manzini si è incentrato sulla necessità di mantenere il pressing sulla Regione, ma guardando anche indietro nel tempo: «Quarant’anni fa la scelta di optare per lo snodo di Orte a discapito di Viterbo è stata devastante per l’economia del capoluogo – ha sottolineato – e adesso, oltre alla garanzia che arriva dal Governo, vogliamo che l’impegno assunto sia messo nero su bianco. La campagna elettorale è alle porte e per questo il tavolo della Pisana dovrà stabilire tempi certi per il collegamento fino a Civitavecchia».
Intanto sul completamento è atteso a giorni il pronunciamento definitivo del Cipe: il ministero dell’Ambiente entro metà luglio dovrà fornire elementi in più sul tracciato verde così che il consiglio dei ministri potrà approvare la Via e sbloccare l’opera. Lo ha detto ieri il deputato del Partito democratico, Alessandro Mazzoli, presente alla manifestazione
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