Nella sua auto i carabinieri hanno infatti rinvenuto attrezzi per scassinare i bancomat, una fiamma ossidrica, delle bombole di ossigeno e di gas gpl, delle bombolette di vernice spray di colore nero, dei piedi di porco, degli indumenti per il travestimento e delle radioline portatili. Tutto materiale utilizzato in un colpo avvenuto la notte stessa in un istituto di credito del livornese, dove sono state oscurate le telecamere, tagliati i cavi dell’allarme e scardinato la parta antipanico. Una volta dentro la banca ha divelto la cassaforte del bancomat con la fiamma ossidrica per portare via tutto il denaro. Ma la fretta di portare a termine il colpo ha fatto saltare i piani: l’esperto della fiamma ossidrica ha causato un incendio all’interno dell'istituto costringendo lui e i suoi complici a darsi alla fuga. Per il 40enne si sono aperte le porte del carcere di Borgata Aurelia in attesa di comparire davanti al giudice. Indagini in corso per identificare gli altri componenti della banda.
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