Con il fondo di riserva finanziati anche ex terme Inps, Macchina su via Marconi e libro su S.Crispino. Marini: «E le emergenze?»

L'ex sindaco Giulio Marini
di Massimo Chiaravalli
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Martedì 18 Luglio 2017, 17:09 - Ultimo aggiornamento: 17:55
Dopo Santa Rosa, San Crispino. Insomma, il fondo di riserva - a proposito di santi - è come il pozzo di San Patrizio. La somma prelevata arriva a 178 mila euro, secondo l'ex sindaco di Viterbo, Giulio Marini. Altri 50 mila sono stati infatti prelevati dal fondo di riserva e stavolta sono per il tratto aggiuntivo di via Marconi. Più i 20 mila per il protocollo d'intesa con la Regione Lazio sulla ricerca per l'advisor sulla ex terme Inps, e un'altra manciata per il libro su San Crispino. Adesso il fondo, dopo i 100 mila sottratti qualche giorni fa, è più che dimezzato. Situazione pericolosa, perché «se capita un’emergenza non si può fronteggiare. Hanno attinto da qui perché con la variazione di bilancio c’era da accontentare la maggioranza»: è un Giulio Marini d’assalto, che vuole andare in fondo anche sul costo dei biglietti per le tribune.

Lo scorso anno i biglietti costavano 35 euro per piazza del Plebiscito e 30 per le altre. Ora invece viene indicato, nell’avviso, un prezzo massimo di 45 e 40 più 7 di prevendita. «Giovedì in aula – dice Marini - il sindaco non è stato in grado di dare indicazioni su una delibera proposta da lui, quindi adesso chiederò al dirigente il progetto in base al quale sono stati determinati i costi. Perché se sono stati stimati 147 mila euro, un calcolo deve essere stato fatto». Di questi, 100 mila prelevati dal fondo di riserva, «una cosa atipica». E ce ne sono altri 50 mila per il tratto aggiuntivo di via Marconi, in base a una delibera di venerdì scorso, neanche 24 ore dopo il consiglio comunale. «Quindi quei 147 mila neanche bastavano – continua - sono arrivati a quasi 200 mila. È il doppio di quello che si spendeva in passato, quando ero sindaco eravamo a meno di 100 mila». E per le tribune il comune non sborsava un euro. «Il costo dei biglietti lo indicavamo noi e l’imprenditore faceva l’offerta».

Ancora sul fondo di riserva. «Per Santa Rosa – spiega Marini - di solito si faceva un assestamento di bilancio». Ma è già stato fatto da poco. «Appunto, mi pare che dietro al prelevamento dal fondo ci sia una mossa politica: un’ipotesi è abbiamo usato prima i soldi per accontentare tutta la maggioranza. E dato che le spese di Santa Rosa non sono imputabili ai consigliere, sono andati a raschiare il barile lì. Anche i 20 mila per le ex terme Inps, perfino i soldi per il libro su San Crispino sono stati presi da lì». Attenzione però, perché così il fondo è a livelli bassi. «Dovrebbe essere intorno a 300 mila euro: ora è dimezzato. In genere si usa per un’emergenza, per reintegrarlo va fatta una variazione di bilancio. In caso urgenza non ci sarebbero i tempi per farvi fronte subito».

Sul punto vanno all’attacco anche i 5 Stelle. «Forse qualcuno dovrebbe dire al sindaco che il Trasporto arriva ogni anno la sera del 3 settembre da secoli. Cosa c’era di urgente da prelevare 100 mila euro dal fondo di riserva? Per il prossimo anno consigliamo una bella cura di fosforo».
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