Civita Castellana, il distretto delIa ceramica accusa: «La classe politica si è dimenticata del settore»

Un'azienda ceramica
di Ugo Baldi
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Giovedì 27 Aprile 2017, 17:25 - Ultimo aggiornamento: 17:31
La classe politica del Viterbese continua a dimenticarsi del distretto industriale della ceramica.
L’accusa, per niente mediata, arriva da Civita Castellana con in testa sindacati e amministratori comunali. Che fanno riferimento a come il distretto di Sassuolo, con un gioco di squadra (coinvolti Ice, Regione, associazioni imprenditoriali) sia riuscito a penetrare sul mercato Usa attraverso esposizioni e partecipazioni a mostre e fiere per lanciare i propri rivestimenti. Progetto, per ora, non proponibile per quello civitonico, anche se i bidet sono oggi molto richiesti degli americani per nuove e vecchie abitazioni.

A finire sotto accusa sono i parlamentari Fioroni, Mazzoli, Sposetti e Terrosi, oltre ai consiglieri regionali Panunzi e Valentini, tutti targati Pd. «E’ importante la spinta dei parlamentari e dei consiglieri regionali del territorio – sottolinea il segretario della Uiltec, Fabio Ricchiuto - ma io non ho mai sentito una loro proposta sulla ceramica». La Fialc-Cisal ha parlato di totale latitanza di onorevoli e della Pisana. Non sono da meno gli amministratori comunali. «Non c’è ne uno che s’interessi del distretto - dice il vicesindaco di Fabrica di Roma, Giorgio Ciamarra - ma almeno con queste ultime novità dovrebbero essere loro a fare delle proposte e mettersi a disposizione. Invece restano assenti».

Non è da meno il sindaco di Gallese Danilo Piersanti. «E’ evidente che qui non c’è una classe politica all’altezza di quella emiliana – fa notare - che sappia proporsi, interagire e confrontarsi. Si è aperta una grande opportunità per le aziende del territorio, ma purtroppo prevedo che saranno ancora una volta lasciate sole». Così Franco Vita, ex sindaco di Nepi: «La parte sud della nostra provincia – sottolinea – è abbandonata. Anche per demerito dei rappresentanti locali, incapaci di far valere l’importanza di una realtà industriale come questa». Sul fronte politico campo libero al Movimento 5 Stelle, critico con i quattro parlamentari viterbesi che appoggiano la coalizione di Governo, e coi due consiglieri regionali fanno parte dell’attuale maggioranza.

«Nonostante la nutrita rappresentanza – dice Maurizio Selli – l’area industriale non ha mai ricevuto un sostegno e non c’è stata mai una iniziativa concreta». Intanto dagli Usa è arrivata la notizia che il mercato dell’edilizia sta correndo da sette anni e, dopo il +4,4% degli investimenti in costruzioni nel 2016, l’Us Census Bureau stima un +6,3% nel 2017 e un +7,2% nel 2018. E nel frattempo Sassuolo ha fatto registrare una crescita media del 7% dal 2013. «Basteranno questi dati a scomodare i parlamentari viterbesi?», si è chiesta la Fialc Cisal.
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