I dubbi della serie D tra ripartenza e promozioni d'ufficio. Lazzarini (Flaminia): «La Figc aiuti i dilettanti»

Il capitano Francesco Lazzarini
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Mercoledì 22 Aprile 2020, 13:04 - Ultimo aggiornamento: 13:12
La serie D resta nel limbo e nel caos delle decisioni (se terminare o meno il campionato) che interessano il calcio italiano. Flaminia e Monterosi, le due società viterbesi che ne fanno parte, ancora non riescono a programmare il futuro. Oltretutto a complicare la situazione è arrivata la proposta della Lega Pro di stoppare tutto e procedere d'ufficio con la promozione in serie C di 9 squadre di serie D (le prime di ogni girone) che hanno mandano in fibrillazione l'intero mondo dei dilettanti.

«Quella proposta - ha spiegato il numero uno della Lega dilettanti Cosimo Sibilia, vicepresidente vicario della Figc - non è stata concordata né preventivamente illustrata dal presidente della stessa Lega Pro alle altre componenti federali. Ovviamente ogni modifica regolamentare sulla materia deve essere valutata dal Consiglio della Figc e, sul punto, la Lega dilettanti intende chiarire che nessuna soluzione penalizzante per le società che militano in serie D e, di riflesso, nei campionati di Eccellenza, potrà essere approvata e trovare l'adesione dei Dilettanti».

La quarantena comincia a esser dura anche per i giocatori. A farsi portavoce dell'insofferenza che inizia a serpeggiare è stato Francesco Lazzarini, capitano della Flaminia, che si allena in giardino tutti i giorni per mantenere quanto meno una condizione discreta. «Ma inizia a pesare questo stato di cose - dice Lazzarini - e a tutti manca il campo, lo spogliatoio, i compagni di squadra e allenarsi da soli è pesante. Una soluzione definitiva va trovata».

Il capitano rossoblù non vede rose e fiori per il futuro. «Credo che arriveranno problemi - sottolinea - sia per noi giocatori e per le società. Solo la Figc può intervenire per sostenere il calcio dilettanti, anche imponendo la mutualità delle società professioniste se ce n'è ne bisogno. Se non ci sarà un sostegno adeguato sarà difficile ripartire adesso o nella prossima stagione, perché la crisi è arrivata. Parlando con dei colleghi ho scoperto che alcune società non hanno ancora saldato i rimborsi dei mesi scorsi. E' un brutto segnale per tutto il movimento. A Civita siamo un'oasi felice, ma intorno vedo tante nubi».

La speranza: terminare la stagione con tutte le precauzioni del caso. «Anche se - dice Lazzarini - più passa il tempo e più diventa difficile, quasi impossibile. Se si ripartirà di sicuro i valori in campo saranno diversi dopo il lungo stop. Tornare in una discreta condizione non è facile, poi il caldo farà la sua parte».
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