Centro di accoglienza alla ex Fiera di Viterbo, Fi e FdI: «Fermate i lavori, basta buttare soldi»

Centro di accoglienza alla ex Fiera di Viterbo, Fi e FdI: «Fermate i lavori, basta buttare soldi»
di Massimo Chiaravalli
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Venerdì 2 Dicembre 2016, 11:42
Centro di accoglienza alla ex Fiera di Viterbo, l’opposizione vede e rilancia. Se il sindaco Leonardo Michelini promette che dopo 90 giorni «si applicheranno tutte le misure previste», ovvero smantellamento di opere e container, sull’altra sponda si chiede un doppio stop: ai lavori (Forza Italia), all’arrivo dei migranti (Fratelli d’Italia).

Il grido di battaglia del capogruppo dei berluscones, Claudio Ubertini, è «basta buttare soldi per soli tre mesi, tanto vale mettere gli immigrati negli alberghi». Quello di Gianluca Grancini (FdI) è ancora più netto: «Il sindaco Leonardo Michelini deve imporsi con la Prefettura, Viterbo non è più in grado di accogliere nessuno». Ubertini sposa la linea del primo cittadino, ma fa un passo avanti. «Non si possono spendere soldi della comunità – dice – per una struttura che tra 90 giorni non servirà più. Bisogna sospendere tutto e trovare un’altra sistemazione». Michelini, su queste colonne, dopo la relazione dei tecnici ha assicurato che «che ci muoveremo seguendo la legge: se la struttura temporanea supera i 90 giorni applicheremo tutte le misure previste».

Non vale la pena nemmeno proseguire, secondo Ubertini. «Non si sa quanto costerà, lo abbiamo chiesto al vice prefetto Grillo ma non ha saputo dircelo: vengono bypassati, paga il ministero degli Interni. Ssaranno migliaia e migliaia di euro. E non vorrei la solita cosa all’italiana, che in attesa di una variante urbanistica si arrivasse a una proroga. Peraltro nessuno la voterebbe».

Grancini va anche oltre. «Sono stati fatti scavi e create le fogne: alla fine quel lager – spiega – costerà quanto una casa». Le intenzioni del sindaco? «Mi auguro che dia seguito alle sue parole. A meno che non vogliano buttare i soldi. Bisogna fare un tavolo con tutti gli amministratori della provincia, ognuno si assumersi la responsabilità secondo le proprie disponibilità». La città dei Papi però ha già dato. «Michelini dovrebbe imporsi con la Prefettura e dire basta: Viterbo – conclude Grancini – non è più in grado di accogliere. Va trovata una soluzione affinché non ci sia più questo sciame di arrivi».
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