Cene, riffa e la maglietta di Totti all'asta: la raccolta fondi “casareccia” per riaprire un teatro a Viterbo

Cene, riffa e la maglietta di Totti all'asta: la raccolta fondi “casareccia” per riaprire un teatro a Viterbo
di Renato Vigna
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Giovedì 23 Marzo 2017, 07:35 - Ultimo aggiornamento: 11:07
Altro che crowdfunding. Qui, a un livello più casareccio, troviamo la maglia di Francesco Totti e quella di Leonardo Bonucci, entrambe autografate, Una suntuosa cena di finanziamento a base dì pesce per il 1° aprile (e non è un gioco di parole). Una "riffa" di Pasqua, una lotteria con vendita di biglietti, con un uovo di cioccolato gigante al più fortunato. Poi la vendita delle t-shirt con il logo-obiettivo e una lunga sequenza di "support us", tipo catena di Sant'Antonio, su web e social alla ricerca di contributi e di sostegni - al limite dello stalking (info su mail apriamoilteatro@caffeinacultura.it).

Benvenuti sull'operazione "Riapriamo il teatro San Leonardo", messa in campo dalla Fondazione Caffeina cultura a Viterbo per poter finanziare i lavori di ristrutturazione dell'ex cinema "pidocchietto". La struttura di via Cavour a due passi dalla centralissima piazza del Plebiscito - sede del municipio - è in disarmo da anni. Di proprietà della Curia vescovile, il teatro è sbarcato al centro della scommessa dell'ente ecclesiastico e della Fondazione (che lo avrà in locazione) per un suo rilancio. E i lavori di sistemazione sono iniziati proprio in questi giorni, nonostante la stima del conto finale non sia ancora completata. Ma già si parla di una cifra non lontana dai trecentomila euro.

Ridare vita al San Leonardo richiede impegno ma soprattutto soldi, tanti soldi. Il teatro, luogo pubblico per eccellenza, ha bisogno di una ristrutturazione per gli interni e gli arredi, ma soprattutto per le strutture e le dotazioni tecniche e di sicurezza. Imperativa è la messa a norma degli impianti, a cominciare da quello della rete elettrica, così come per quello antincendio. Ma sono innumerevoli gli ambiti in cui sarà necessario intervenire, valutando che il progetto punta alla riconversione e a una maggiore condivisione degli spazi.

«Il progetto che abbiamo in mente - ha spiegato Filippo Rossi, direttore artistico di Caffeina - è quello di aprire, letteralmente, lo spazio del San Leonardo alla città. Non solo un palcoscenico, quindi, ma un luogo di presenza culturale, continuata, nel centro di Viterbo aperto tutti i giorni e tutto il giorno. Con una libreria e spazi di lettura, presentazioni di libri, incontri con gli autori, spazio cinema, musica, convegni eccetera. E poi produzioni teatrali, ovvio, anche con scuole e laboratori. Senza dimenticare la caffetteria, ulteriore luogo di incontro e riflessione al servizio del polo culturale di Caffeina e anche della città».
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La caccia ai fondi, molto radicata sul passa-parola e tra i tanti amici di Caffeina (la pagina Fb dell'omonimo web-magazine conta oltre due milioni e 100 mila "mi piace") è partita dallo scorso Natale. La somma raccolta ha superato i 180 mila euro e la macchina per accedere a contributi pubblici e privati destinati a operazioni culturali come questa è già in moto. Ma per tagliare il traguardo del completamento-lavori, al prossimo ottobre, la strada è lunga. Preparatevi a sentirvi chiedere (e non una volta sola) ovunque voi siate: "Vuoi contribuire per il teatro di Caffeina?". 
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