Ma a che punto è l'iter? "La Regione – spiega Bigiotti – ha fatto una determina di presa d'atto della fine della conferenza dei servizi ma ha sospeso l'autorizzazione per valutare l'impatto ambientale di un simile impianto rispetto alla candidatura Unesco. Noi, come Comune, abbiamo scelto di puntare tutto sul turismo e sulla valorizzazione del nostro paesaggio, insieme anche ai colleghi della zona. Questa ipotesi quindi non ci piace e ci opporremo". Per ora, Bagnoregio ha deliberato la presa d'atto della sospensione. "Poi – aggiunge il sindaco – abbiamo intenzione di scendere in campo con forza per bloccare un progetto presentato nel lontano 2007. Non abbiamo possibilità diretta di intervenire ma faremo sentire la nostra voce". Sabato mattina Bigiotti ha incontrato i rapprensentanti del comitato cittadino per il no.
Anche Gasparri, ad appena 24 dal suo insediamento, sa che di questa vicenda dovrà occuparsi al più presto. "Devo ancora studiare tutte le carte ma – assicura – sono disposto a un incontro pubblico nonché ad ascoltare il comitato". Il sindaco di Lubriano però aggiunge anche altro: "Se venisse autorizzata dalla Regione, il Comune avrebbe comunque uno strumento forte come la convenzione e i controlli per assicurare il minor impatto possibile. In ogni caso, vorrei ricordare che il problema a Civita già esiste, visto che a un chilomentro e mezzo è attiva un'altra cava di basalto, proprio nel territorio di Bagnoregio".
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