Lo scorso 13 dicembre la giunta ha optato per la risoluzione del contratto con la Axia di Reggio Emilia per l’appalto del 2012. Sono però ancora tre le voci che gravano sulle tasche dei cittadini, oltre al costo dell’opera, non conclusa, di 3,7 milioni di euro. La più consistente? L’opera rischia di andare in malora e vanno eseguiti ulteriori lavori di conservazione. Importo: oltre 29 mila euro. Palazzo dei Priori ha preso in carico l’area del cantiere a fine febbraio, dopo che il direttore dei lavori ha fatto presente che «nonostante diffide per le vie brevi, l’impresa non ha concluso nei termini assegnati le attività di messa in sicurezza». E i «lavori mal eseguiti provocano il deterioramento dell’immobile». È stato quindi fatto un progetto per la tutelarla: l’importo è 48 mila euro, che arrivano a 29.200 grazie a un ribasso del 41,7 per cento.
Poi vanno evitati atti di vandalismo: almeno due controlli di giorno e altrettanti di notte. Ci penserà la vigilanza privata per 2.400 euro circa. Infine le prove sui materiali e quelle di carico, non consegnate dalla Axia. Ma chi le ha eseguite, la Sagedil, ha chiesto comunque il pagamento a palazzo dei Priori. Valore: oltre 8.600 euro. Il comune chiederà poi la somma in danno all’impresa. Intanto alla cassa fanno 40.200 euro. Per stare lì, affondata come il Titanic.
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