Bilancio comunale, la maggioranza costretta a rifare i conti

Bilancio comunale, la maggioranza costretta a rifare i conti
di Massimo Chiaravalli
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Martedì 21 Luglio 2015, 05:52 - Ultimo aggiornamento: 20:36
Sarà un bilancio di lacrime e sangue. Lacrime per l'aumento delle tasse, sangue – metaforicamente parlando, s'intende – perché in maggioranza ci sarà da lottare per spartirsi le briciole. Domani intanto la full immersion: prima la discussione in maggioranza, poi l'approvazione del documento in giunta. In consiglio? Un classico: dopo Santa Rosa. Ma l'opposizione con Gianmaria Santucci pressa: «Fateci capire cose volete fare».

In maggioranza sono abbottonatissimi. Ma al momento si discute di questo. Appare scontato un aumento dell'Irpef di due punti, che garantirebbe un'entrata di 1,8 milioni di euro. Un toccasana, considerando il buco da 3 milioni. Gli altri 1,2? Dovrebbero arrivare dai tagli, su cui si sta valutando. Alcuni pare siano stati già bollati come improponibili. Le altre imposte: su Tasi e Imu si sta decidendo il da farsi. In particolare, sulla seconda imposta si vorrebbe un ritocco all'insù, ma poi la gente dovrebbe pagare. E l'anno scorso la risposta è stata un flop.

Poi si apre un altro capitolo. Dopo i primi mesi dell'anno in gestione provvisoria – con la storia ormai celebre del tetto massimo di spesa di 80 mila euro – ora si è in esercizio provvisorio. Ovvero, si spende in dodicesimi rispetto alle spese del precedente bilancio.

In questa situazione, si è generato un mini tesoretto da 6-700 mila euro: si tratta di capire dove riversarli. Una parte servirà a saldare – in parte se non in toto – i conti pregressi (tipo i grandi festival tipo Caffeina, Medioera, San Pellegrino in Fiore, Quartieri dell'arte), ma ci sono una serie di altri creditori alla porta. E il resto? Due milioni andranno tolti dai lavori pubblici, altrimenti si sfora il patto di stabilità.

Ma le richieste a palazzo dei Priori sono comunque superiori a quanto disponibile: dovrebbero servire ai cartelloni del Settembre viterbese e del Natale, per il Trasporto della Macchina di Santa Rosa, per le spese correnti e i bandi per le frazioni. E comunque, in un contesto simile si andranno a scontrare le due diverse visioni del Pd su come muoversi: quelle fioroniana e panunziana.

«Ad oggi – dice Santucci – secondo il nostro regolamento di contabilità, il bilancio va approvato entro venti giorni dal passaggio in giunta, che va fatto entro fine luglio. Cosa si fa? Se non c'è una proroga, entro il 20 agosto va approvato in consiglio, se no la procedura prevede l'intervento del prefetto. Vogliamo capire, altrimenti si rischia di approvare assestamento e bilancio preventivo tutto insieme».