Bilancio, aumenta l'Irpef: c'è un buco
di un milione e 200 euro

Bilancio, aumenta l'Irpef: c'è un buco di un milione e 200 euro
di Massimo Chiaravalli
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Domenica 13 Luglio 2014, 16:18
Nel bilancio c’ da tappare una falla da un milione e 200 mila euro. E’ su questo che nel Pd stanno volando gli stracci. E continuano a volare: dopo lo spettacolo offerto giovedì e venerdì, ieri altro round tra cosidetti renziani e fioroniani. Nel mezzo, il sindaco Leonardo Michelini tenta la mediazione, ma sui tempi non transige: «Domani ci rincontreremo, martedì o mercoledì approveremo il bilancio in giunta per poi convocare il consiglio entro il 31 luglio».

Tanto per essere chiari: se arriverà una proroga dal governo «la cosa non ci interessa, vogliamo chiudere». Per il resto ecco la situazione, al netto delle polemiche democrat in cui non vuole mettere bocca. «La discussione – dice il sindaco – verte sulle entrate, tra Tasi e Irpef si valuta qual è la soluzione migliore. Una è una piccola patrimoniale, si paga in base a ciò che si possiede, l’altra è sul reddito. Si parla di aumentare massimo un punto e mezzo per coprire 1,2 milioni. Altri cinque sono già coperti con la Tasi». Detto questo, apre al partito del taglio della spesa. «Vediamo se ci sono spazi per recuperare fondi – continua Michelini - nonostante la razionalizzare delle spese già fatta dall’assessore Ciambella. Prima di decidere ascolto tutti. Faremo una verifica sulle due opzioni e domani ci rivedremo».

Il bilancio però non sarà solo tasse. «Vogliamo mettere a sistema il verde, intervenire sulla povertà, sugli impianti sportivi. Non si tratta di investimenti di spesa spicciola». E sulle frazioni, altro tema di scontro nel Pd. «Ci sarà un capitolo unico – spiega Michelini - per interventi o servizi che oggi difettano. Se saranno 5-600 mila euro? Vedremo».

Si pensa anche a un euro di tassa soggiorno, introdotta ormai in molte città di arte e cultura.



E a proposito di tasse, nel Pd Marco Volpi, uno dei dissidenti, via Facebook se la prende con Viva Viterbo: «Hanno ottenuto i finanziamenti per Caffeina, Expo e centro storico. Per il resto ci sono le tasse. Contenti loro, dobbiamo essere contenti tutti». Dopo la reazione alla sua relazione, definita «indegna», anche il segretario comunale Stefano Calcagnini risponde all’altra dissidente, Martina Minchella: «I miei genitori mi hanno insegnato il rispetto per signore e signorine, non è mia intenzione scendere al suo livello di bassezza».



Intanto c’è desiderio di rivalsa: non solo l’espulsione tramite la commissione di garanzia, ora si valuta anche una querela.
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