Ospedale Belcolle, il completamento si scontra con la burocrazia: slittano ancora i tempi

L'ospedale di Belcolle a Viterbo
di Federica Lupino
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Martedì 4 Aprile 2017, 18:07 - Ultimo aggiornamento: 19:45
Completamento di Belcolle, approvato il progetto definitivo. Ma è ancora presto per cantare vittoria: mancano diversi passaggi burocratici e di tempi certi non si può parlare. Di sicuro, c’è da registrare l’interesse della Regione perché si parta al più presto. In mezzo però ci sono passaggi di scartoffie obbligati. L’ultimo step compiuto verso l’avvio dell’opera è l’approvazione in linea tecnica della progettazione definitiva presentata dall’Ati (associazione temporanea di imprese) composta da Salc Group Ics spa e Ircop spa. Il costo dell’opera è di 9.624.904,46 euro.

L’approvazione arriva a conclusione del lavoro della conferenza dei servizi interna all’azienda che ha avuto il compito di aggiornare il progetto alle norme che, da quando è stato stilato nel 2012, sono nel frattempo cambiate. Cosa manca ancora? Prima di arrivare all’aggiudicazione definitiva, la società vincitrice deve presentare ulteriore documentazione. Solo dopo si potrà firmare il contratto e inviare tutto al nucleo di valutazione regionale, cui compete dare il via libera definitivo. Lo riporta nello specifico anche la delibera della Asl con cui si prende atto del lavoro della conferenza dei servizi:

“Si potrà aggiudicare definitivamente la gara d’appalto per la progettazione definitiva, esecutiva ed esecuzione dei lavori di completamento del corpo A3 non appena si sarà proceduto all’aggiornamento della verifica delle dichiarazioni in sede di gara e non appena l’Ati avrà provveduto a trasmettere gli atti conseguenti quali le opportune polizze fideiussorie e assicurative previste”. Poi arriverà la firma del contratto e il via libera della Regione. Insomma, potrebbero passare pochi mesi così come c’è il rischio si arrivi al 2018 senza alcuna sostanziale novità.

L’appalto per il completamento si trascina ormai da quasi 5 anni. A dicembre del 2012 la commissione aveva stilato una graduatoria di gara, impugnata prima al Tar poi al Consiglio di Stato dalla seconda classificata che ha vinto il ricorso ai danni della Ics Grandi Lavori spa (ora Costruzioni romane). La direttrice generale, Daniela Donetti, ha già chiarito che Il ministero ha destinato alla Asl 4.200.000 euro per la messa in sicurezza del primo e secondo corpo, dove saranno posizionate l’area medica e quella pediatrica, mentre nel terzo corpo ci saranno quella chirurgica e ad alta tecnologia, il nuovo blocco operatorio e la nuova ostetricia. Quando è ancora un mistero.
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