Tre morti dall’inizio dell’anno e 53 infortuni in più nel primo trimestre del 2021 rispetto allo stesso periodo del 2020. Sono i numeri della mancata sicurezza sui luoghi di lavoro nel Viterbese. Dati che dimostrano come durante la pandemia, nonostante molti settori siano stati costretti a fermarsi, gli incidenti, anche mortali, durante il servizio non siano calati, anzi.
Per dire basta alle cosiddette morti bianche scendono in piazza anche nella Tuscia i sindacati Cgil, Cisl e Uil. La mobilitazione, scattata a livello nazionale, vedrà i segretari territoriali Stefania Pomante, Fortunato Mannino e Giancarlo Turchetti manifestare in piazza del Plebiscito questa mattina dalle 10 alle 12. "Come annunciato dalle segreterie nazionali – fanno sapere - si è dato avvio ad una campagna di re-azione verso il dramma delle morti sul lavoro. Dal 24 al 28 Maggio è stata indetta una settimana di iniziative.
Mannino entra nel dettaglio puntando il dito contro “la piaga degli appalti al massimo ribasso” e ribadendo che tra le proposte del sindacato c’è quella di istituire una “patente a punti per premiare le imprese che mettono al primo posto la sicurezza e il benessere psico-fisico dei lavoratori”. Inoltre, i confederali chiederanno anche investimenti per assumere personale in seno alla direzione provinciale del Lavoro e alle unità della Asl che si occupano di prevenzione e controllo.