Attilio Manca, caso archiviato:
niente processo per i cinque indagati

La tomba di Attilio Manca a Barcellona pozzo di Gotto
di Alessia Marani
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Martedì 20 Agosto 2013, 20:21 - Ultimo aggiornamento: 23 Agosto, 12:29
VITERBO - Attilio Manca, un caso chiuso per la giustizia viterbese.

Accolta dal gip Salvatore Fanti la richiesta d’archiviazione per i cinque siciliani di Barcellona Pozzo di Gotto che finirono nell’inchiesta sulla morte dell’urologo di Belcolle, avvenuta nella notte tra l’11 e il 12 febbraio 2004.



Sentite le parti in udienza, il giudice Fanti si era riservato la decisione che è stata notificata agli indagati alla vigilia del Ferragosto. I cinque sono Ugo Manca, cugino di Attilio, Angelo Porcino, già in carcere perché ritenuto affiliato al clan mafioso dei “Barcellonesi” e i compaesani Renzo Mondello, Salvatore Fugazzotto e Andrea Pirri. Quest’ultimo s’è affrettato a commentare il verdetto del giudice come una “liberazione” su Facebook.



L’unica a dover affrontare un processo per il reato di morte in conseguenza d’altro delitto, nello specifico la cessione dello stupefacente, resta la romana Monica Mileti, dalla quale, stando alla ricostruzione degli inquirenti, il medico si recò per acquistare la droga. Processo per cui non è stata ancora fissata data d’inizio.



Una overdose di eroina mista a tranquillanti che Manca si provocò da solo iniettandosi la dose letale nel suo appartamento alla Grotticella, secondo il pm Renzo Petroselli titolare del fascicolo; un omicidio di mafia bell’e buono per i familiari di Manca, convinti che Attilio sia stato fatto fuori con l’aiuto dei barcellonesi dopo avere curato nel 2003 il boss Bernardo Provenzano, malato alla prostata, durante la latitanza. Ipotesi, dunque, su cui l’archiviazione piomba come un macigno.



Il gip avrebbe motivato ribattendo punto punto le obiezioni mosse in passato dal legale della famiglia Manca, Fabio Repici. Scosso il fratello di Attilio, Gianluca Manca: «Proviamo grande amarezza e grande imbarazzo nei confronti della Procura viterbese che chiude in questo modo una vicenda così complicata».
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