Domani l’interrogatorio di garanzia davanti al gip Stefano Pepe, che il 7 ottobre ha firmato l’ordinanza con cui sono stati disposti gli arresti, eseguiti all’alba dal Nipaf della Forestale su delega del procuratore capo Paolo Auriemma. Sempre il solito il copione. Alcuni imprenditori sarebbero stati avvantaggiati, in barba alla libera concorrenza, in cambio di significativi ritorni economici per i pubblici ufficiali coinvolti. Si parla, in particolare, di plurimi affidamenti da parte del Comune mediante procedura negoziata a un solo imprenditore. Ovvero di procedure a evidenza pubblica turbate da accordi concernenti l’individuazione, concordata tra pubblici amministratori e imprenditori, dei soggetti da invitare a partecipare alle offerte. Inoltre di casi di affidamento di lavori in regime di “somma urgenza” e di rilascio di permessi riguardanti attività commerciali.
I comportamenti illeciti risultano continuativamente posti in essere nel tempo, fino alla fine del 2015, per cui il gip ha ritenuto sussistenti sia il pericolo attuale di reiterazione di reati che il pericolo di inquinamento delle prove.
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