Abusò della nipote di 10 anni, zio arrestato deve scontare 8 anni

Polizia
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Sabato 21 Ottobre 2023, 10:39

«Io e lo zio abbiamo un segreto, finirò all’inferno». Aveva appena 10 anni quando confidò all’amichetta del cuore quello che accadeva ogni volta che la mamma la lasciava per qualche ore dallo zio. Zio che proprio nei giorni scorsi è stato portato nel carcere di Rebibbia dove sconterà 8 anni di carcere per violenza sessuale su minore. 
L’uomo, un 56enne ai tempi residente a Monterosi, per sette lunghi anni abusò della nipote che gli viveva accanto. Le due famiglie, imparentate, avevano due villette confinanti e un giardino comune. Pranzavano e cenavano spesso insieme e capitava che la nipote passasse diverso tempo a casa dello zio.

La storia di abusi inizia nel 2004 e si conclude quando la bambina, nata nel 2001, compie dieci anni e inizia a opporre resistenza allo zio. A far scattare le indagini della Squadra Mobile di Viterbo, coordinata dalla Procura di Viterbo, è però la scuola della bambina. Dopo un periodo di forte stress la piccola trova il coraggio di raccontare cosa succedeva a casa. Durante una lezione sul femminicidio cambia qualcosa in lei e piangendo disperata confessa tutto a un’insegnante. «La ragazzina, all’epoca dodicenne, aveva trovato il coraggio di confidarsi con un’amica e poi con la professoressa. Il responsabile delle violenze - spiega la Questura di Viterbo in una nota - era lo zio della vittima che si era approfittato di lei per diversi anni. Crescendo, la stessa ragazzina era comunque riuscita da sola a fermare gli abusi». 

«E’ stata la fiducia che i genitori avevano nello zio - disse in aula il giorno della sentenza di primo grado la sostituto procuratore Chiara Capezzuto in aula - a impedire loro di capire cosa stava succedendo alla figlia».

Figlia che solo nel momento della crescita capisce e prende atto che quello che avveniva quando era con lo zio non era normale. Per questo a 10 anni cambia e inizia a provare fastidio per lo zio. Lo ignora nonostante i genitori gli chiedano come mai. Solo dopo altri tre anni però riesce a raccontare tutto.

Quando la bambina racconta ai genitori gli abusi questi corrono a informare la squadra mobile e iniziano le indagini. La vittima viene sottoposta a incidente e probatorio e davanti alla psicologa racconta dettagli raccapriccianti. «Mi spogliava e mi avvolgeva in una copertina poi mi toccava. Facevamo il gioco del “serpentello” e delle dita». Frasi che per gli inquirenti e gli psicologi erano perfettamente coerenti con quanto accadeva. «Quello che è accaduto ha avuto conseguenze dirompenti su un’intera famiglia», disse ancora la pm che chiesa una pena di 10 anni di carcere. A distanza di anni dalla prima sentenza di condanna il 56enne si trova a scontare 8 anni (questa la pena definitiva) in cella. L’uomo è stato arrestato, in esecuzione di pena, a Roma nel quartiere Bufalotta.

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