Si intitola Alma il nuovo disco di Enrico Ruggeri e di anime ne contiene parecchie, quella rock e da chansonnier, un po' di jazz alla Paolo Conte, lo street punk di Supereroi, titoli che omaggiano i libri L'amore ai tempi del colera e Cime tempestose. Il 4 aprile da Chiusi parte un tour doppio: acustico nei teatri, elettrico nei club. Resta il cantautore meno allineato, sempre alternativo, fin da quando era «punk prima di te», capelli ossigenati, occhiali bianchi.
Perché Alma è uno dei lavori più importanti?
«È il 35esimo, ho 61 anni, e ancora esercito in totale libertà, lavorando sui suoni. Ascolto la radio per capire cosa non fare e in studio abbiamo messo la stessa energia di un live».
Nel video di Come lacrime nella pioggia è tornato a Marotta, il luogo di Il Mare d'Inverno: perché?
«Fuori stagione è uno scenario apocalittico, perfetto per il brano che chiude con la frase del monologo di Blade Runner».
Leggi l'intervista completa sull'edizione odierna del Messaggero
Hai scelto di non accettare i cookie
La pubblicità personalizzata è un modo per supportare il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirti ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, ci aiuterai a fornire una informazione aggiornata ed autorevole.
In ogni momento puoi modificare le tue scelte tramite il link "preferenze cookie".