Coez e Frah Quintale inseme per la prima volta insieme in Lovebars

EMBED

 Lovebars il nuovo album di Coez e Frah Quintale, in uscita oggi 8 settembre. Per la prima volta insieme, gli artisti si uniscono in un album speciale che celebra la loro amicizia attraverso 12 tracce che compongono la tracklist: con una matrice rap, in Lovebars Coez e Frah donano al sound nuove sfumature attraverso un'evoluzione nello stile, mantenendo, però, un'attitudine "real". Il disco nasce dalla stima artistica e personale tra Coez e Frah Quintale, oltre che dall'esigenza di espressione di entrambi.

 

Con Lovebars si approfondisce il termine amore, sviscerandone il significato: i rapporti, infatti, sono al centro dello storytelling, il che rappresenta a tutti gli effetti un atto rivoluzionario in una società come quella attuale che rifiuta l'analisi di sè a favore della superficialità. L'album guarda dentro e racconta le contraddizioni del complesso mondo emotivo delle persone visto dagli occhi di Coez e Frah, che si confrontano in ogni brano riguardo la necessità di investire nei rapporti, nonostante ciò spaventi la maggior parte della gente. Bisogna lavorare e impegnarsi per mantenere le relazioni che danno un senso alla quotidianità, pensando e programmando concretamente le intenzioni che si hanno.

Il titolo dell'album significa "barre d'amore" e racconta da un lato il significato dell'amore stesso ("Love"), attraverso il racconto delle più svariate sfaccettature del termine, dall'amicizia, passando per il legame con le passioni e il lavoro. Dall'altro, ci sono le barre rap ("Bars"), un terreno comune da cui Coez e Frah sono partiti, per poi evolversi fondendo le loro voci e il loro stile autoriale.

La cover è stata realizzata da Daniele "Bufer" Attia, che rappresenta i due artisti davanti ad uno specchio mentre Coez taglia i capelli a Frah. Il gesto del taglio dei capelli rappresenta fratellanza e intimità, un momento di confronto che, tramite l'arte, riporta metaforicamente sulla tela il processo creativo che sta alla base della scrittura di un disco, che prevede necessariamente un confronto profondo e insolito, che la frenesia quotidiana normalmente non ammette. Aver scritto insieme un album ha fatto sì che Coez e Frah generassero, come due veri "bro", una sintonia che è stata perfettamente trasferita sulla cover di Lovebars grazie all'arte di Bufer.

All'interno del nuovo progetto discografico si trova "Alta marea", il singolo prodotto da Golden Years, D-Ross e Startuffo e scritto insieme a Davide Petrella - disco d'oro e attualmente nella Top10 dell'Airplay radiofonico, disponibile su tutte le piattaforme. Lontano dalle tendenze estive, Coez e Frah Quintale pubblicano il singolo per dare un assaggio di ciò che sarà il disco e conquistano il pubblico con il claim del brano "Non si vince da soli ma ci si allea". Il Lovebars tour 2024 è in partenza da Bologna il 13 gennaio.

 

Sono entrambi reduci da dischi solisti che hanno conquistato il pubblico: Coez con "Volare" (2021 - certificato disco di platino), un album che contiene brani di successo come "Occhi rossi" (platino) e "Come nelle canzoni" (doppio disco di platino FIMI/Gfk) e Frah Quintale con "Banzai" (2022), il progetto discografico che ha unito il "lato blu" e il "lato arancio" del disco, usciti nei due anni precedenti, che contengono "Due ali" e "Amarena", certificati platino FIMI/Gfk.

 

Uniti da un'amicizia decennale, Coez e Frah si incontrano in questo nuovo progetto grazie alla loro innegabile intesa artistica, che nasce spontaneamente dalla conoscenza che hanno l'uno dell'altro, oltre che dalla condivisione delle "origini musicali". Entrambi, infatti, affondano le proprie radici nella cultura hip-hop, di cui sono fruitori dall'inizio della loro carriera: coolness, freschezza, attualità e incastri perfetti di rime sempre originali sono alla base dei testi che compongono Lovebars.

 

Gli artisti sono considerati attualmente i rappresentanti di un genere crossover tra rap e cantautorato e, negli anni, hanno dimostrato di avere le giuste caratteristiche per inserirsi in un contesto musicale sempre più fluido, che lascia maggiore spazio alla libertà di espressione artistica senza necessariamente definirsi attraverso un unico genere.