Roma, dentro l'occupazione del liceo Ripetta

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Prosegue la protesta degli studenti romani. Oggi è stata la volta del liceo artistico, Ripetta in pieno centro a Roma occupato dopo una assemblea che ha "visto la partecipazione di numerosi studenti" che ora stanno dando vita all'autogestione. "Occupiamo perchè i nostri edifici vanno in pezzi- ci spiega Chiara, una studentessa che partecipa all'occupazione - siamo una scuola del centro e veniamo trattati così, pensate alle scuole di periferia".

Entrando nell'edificio, La Presse ha potuto constatare le condizioni dell'istituto: "Ci sono bagni chiusi praticamente da sempre - ci fa vedere Flavia - c'è la muffa sul tetto, cadono le mattonelle, filtra acqua ovunque. Lo scorso anno è caduta una finestra sopra una nostra compagna, rappresentante di istituto. Ma siamo qui - tiene a precisare - anche per tante crisi non solo quella sul fronte scolastico. Pensiamo alla Palestina, alla crisi climatica, al lavoro. Vogliamo corsi di educazione sentimentale che ci educhino al rispetto". Una forma di protesta contrastata dalla direttrice scolastica, Annunziata Iacolare: "Non credo che in questo modo i ragazzi risolvano qualcosa, ci ho parlato e ho spiegato loro che i problemi ci sono ma bisogna imparare a rappresentarli in maniera adeguata. Abbiamo raggiunto un accordo che prevede la liberazione della scuola da domani mattina. Altrimenti sarò costretta a chiamare le forze dell'ordine".