Pasta cacio e pepe, perché si chiama così se si usa il pecorino?

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Grazie alla sua semplicità e alla presenza di pochissimi ingredienti, questa pasta è perfetta per portare nelle proprie case un antica ricetta dai sapori prettamente romani. La denominazione "cacio e pepe" è stata utilizzata in quanto la parola "cacio" indica i formaggi a pasta dura, ovvero stagionati più a lungo. Tuttavia, è importante precisare che questo piatto non può essere considerato come autentico se non contiene un elemento cruciale: il pecorino romano. Per realizzare la cacio e pepe è importante, però, prestare attenzione ad alcuni passaggi. Vediamo insieme il procedimento: Dopo aver buttato gli spaghetti nella pentola (con poco sale, vista la sapidità del pecorino), prendete il pepe in grani, frantumatelo e tostatelo in padella. Nel frattempo che la pasta diventi ben cotta, portate qualche mestolata di acqua di cottura nella padella dove c'è ancora parte gran parte del pepe tostato e unite al composto anche la maggior parte del pecorino romano a disposizione. In questo modo, avrete ottenuto il sugo della cacio e pepe, che metterete da parte. In seguito, quando la pasta è cotta al dente, portatela in padella insieme all'acqua di cottura (sempre alcune mestolate andranno bene) e al pepe rimasto, dopodiché aggiungete il sugo realizzato in precedenza, cercando di amalgamare bene il tutto. Quando finirete di mescolare, la pasta avrà la sua tipica consistenza leggermente densa, realizzata grazie all'amido rilasciato dalla pasta, dall'acqua e dal pecorino. Se dovesse apparire leggermente liquida, vi basterà quindi aggiungere ulteriore pecorino, viceversa, vi basterà aggiungerà l'acqua che vi è rimasta in pentola (state attenti quindi a non buttarla prima!). Infine, guarnite con il pecorino e il pepe rimasto. Non vi resta che prendere i giusti ingredienti, realizzare la ricetta e gustarvi un piatto da leccarvi i baffi! Crediti Musica Korben Foto Shutterstock

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