'Soddisfate le nostre richieste o l'ostaggio morirà': nuovo video di Al-Qaeda

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Un nuovo video di minacce a un ostaggio è stato diffuso in rete. In questo caso a pubblicarlo è stata l'organizzazione di Al-Qaeda nella penisola arabica, che minaccia di uccidere un ostaggio statunitense rapito più di un anno fa se Washington non soddisfa alcune richieste entro tre giorni. Nel video l'organizzazione non specifica le richieste, affermando che il governo Usa le conosce già. L'ostaggio in questione si chiama Luke Somers, ha 33 anni, ed è un fotoreporter nato nel Regno Unito. L'uomo era stato rapito a settembre del 2013 in una strada di Sanaa, capitale dello Yemen, dove lavorava per il quotidiano Yemen Times. "Il mio nome è Luke Somers - racconta l'ostaggio in prima persona, guardando la telecamera e parlando in inglese -. Ho 33 anni. Sono nato in Inghilterra, ma ho la cittadinanza statunitense, perché ho vissuto in America la maggior parte della mia vita. E' passato ormai oltre un anno da quando sono stato sequestrato a Sanaa. Sto cercando qualsiasi aiuto che mi possa tirare fuori da questa situazione. Sono certo che la mia vita sia in pericolo. Come ho detto, chiedo che, se qualcosa si può fare, sia fatto. Grazie molte". Il video si conclude con la scritta "Al Aqsa, stiamo arrivando". Somers era probabilmente parte del gruppo di ostaggi la cui liberazione era stata l'obiettivo della missione congiunta lanciata la settimana scorsa dalle forze yemenite e statunitensi, nel corso della quale erano stati tratti in salvo otto prigionieri di al-Qaeda. Subito dopo il blitz un ufficiale della sicurezza yemenita aveva riferito che i soldati non erano riusciti a liberare altri cinque ostaggi, tra cui un giornalista americano e un britannico.