Myanmar, graziata Aung San Suu Kyi

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La giunta militare al potere in Myanmar ha deciso di concedere la grazia a Aung San Suu Kyi, la leader democraticamente eletta e poi deposta con un golpe nel 2021. Lo hanno riferito i media statali dopo che nei giorni scorsi Suu Kyi era stata trasferita dal carcere agli arresti domiciliari. Aung San Suu Kyi era stata condannata a un sostanziale carcere a vita in processi farseschi da un regime militare che l'aveva deposta e che ora ha deciso di ammorbidire la mano. "La Signora" (78 anni), ha rivelato una fonte anonima del suo partito Lega nazionale per la democrazia, è stata trasferita a inizio settimana in un edificio governativo nella capitale Naypyidaw, dopo un anno in isolamento e senza che si sia mai vista in pubblico dal colpo di stato. Non è chiaro quali siano le sue condizioni di salute: per mesi si erano rincorse voci che fosse malata, ma l'esercito ha sempre negato, e l'unico straniero che l'ha incontrata finora - il ministro degli Esteri thailandese Dom Pramudwinai, qualche settimana fa - ha detto che il premio Nobel per la pace sta bene.