Incendi Hawaii, turisti in fuga: «Sembrava una zona di guerra»

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Almeno 53 i morti, ma il bilancio è provvisorio

Roma, 11 ago. (askanews) - É salito ad almeno 55, secondo funzionari locali, il bilancio dei morti sull'isola hawaiana di Maui, devastata dagli incendi, ma i numeri potrebbero aumentare ulteriormente; il fuoco impedisce alle squadre di soccorso di raggiungere alcune zone.

 

Le immagini dalla città di Lahaina mostrano interi quartieri devastati e macerie, anche lungo la famosa Front Street, sempre piena di turisti; oltre 1.000 strutture sono andate in fumo e i roghi continuano. Migliaia i turisti che stanno fuggendo. "L'idea migliore è cercare di andarsene. Siamo partiti e mentre attraversavamo Lahaina, sembrava una zona di guerra. Sembra davvero che qualcuno sia arrivato e abbia bombardato l'intera città. È completamente devastata, tutta bruciata", racconta un turista canadese.

 

"Siamo rimasti bloccati nelle nostre stanze per tre giorni. Senza luce. Alla fine siamo stati scortati fuori, in 1800. È stato spaventoso perché non c'era luce" dice una turista californiana.

 

Alimentato da un'estate secca e dai forti venti di un uragano che è rimasto tuttavia ad ampia distanza dalle Hawaii, l'incendio ha colto di sorpresa Maui. Si tratta del disastro

naturale più letale in questo stato americano dallo tsunami del 1960 che fece 61 morti su Big Island. Il presidente americano Joe Biden ha dichiarato lo stato di emergenza alle Hawaii e ha ordinato di sbloccare aiuti federali.