Corea, setta accusata per diffusione coronavirus: leader chiede scusa in ginocchio

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Lee Man Hee, leader del gruppo religioso Shincheonji, si è inginocchiato di fronte ai giornalisti per chiedere scusa. Su di lui piovono le accuse del sindaco di Seoul per l'improvvisa ondata di casi legati al coronavirus in Corea del Sud. Park Won-soon ha denunciato "per omicidio, lesioni e violazione della prevenzione e gestione delle malattie infettive" il gruppo religioso per non aver contenuto il virus partendo proprio dai 12 dirigenti più importanti. La setta ha sede nella città di Daegu dove c'è stata l'impennata di contagi che ha coinvolto tutta la Corea del Sud. Il paese asiatico è il secondo per casi di coronavirus dopo la Cina.