Arte digitale e il fenomeno degli Nft: Palazzo Strozzi a Firenze svela la Crypto Art

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Servizio di Laura Larcan Montaggio di Francesco Toiati

E se un'opera d'arte fosse un'installazione dotata di intelligenza artificiale, con tanto di certificato di autenticità, ossia un'opera crittografata, cioè non modificabile, ufficialmente registrata in un archivio, che può essere visualizzata da tutti, ma con un solo proprietario, e se quest'opera valesse soldi, o meglio criptovalute? Signore e signori benvenuti nella crypto art. Un po' futuro distopico, un po' fantascienza, sembra di essere precipitati (o volati) in un universo parallelo dove la realtà dialoga, interagisce, convive con i virtuosismi del digitale. E allora video, immagini animate, postazioni multimediali, prendono vita come NFT, acronimo per «Non-Fungible Token», “gettone non fungibile/riproducibile”, e sono i protagonisti della mostra Let’s Get Digital!, che anima a Firenze gli spazi della Strozzina e del cortile di Palazzo Strozzi dal 18 maggio al 31 luglio 2022, un evento unico nel suo genere, che racconta le nuove frontiere tra reale e digitale attraverso le opere di artisti internazionali.

E' la nuova sfida per la Fondazione Palazzo Strozzi, che conferma la versatilità di un edificio così profondamente rinascimentale ad accogliere la rivoluzione dell'arte del terzo millennio. il percorso curato da Arturo Galansino e Serena Tabacchi è uno spettacolo a suon di effetti speciali. Basta solo entrare nel cortile di Palazzo Strozzi per rendersene conto, con l'installazione del giovane artista turco Refik Anadol un’opera dinamica in cui gli algoritmi dell’intelligenza artificiale creano visioni illusionistiche sull'architettura rinascimentale che sfidano la nostra nozione di realtà.

Poi si entra nelle sale della Strozzina, dove ogni singolo ambiente seduce e diverte con installazioni immersive. C'è l'americano Beeple che gioca con la politica e l'attualità, inserendo immagini pop in scenari post apocalittici; e sempre l'am,ericano Daniel Arsham che crea sequenze in loop temporali; la canadese Krista Kim che in uno stile minimalista invita il pubblico ad entrare in uno uno spazio immersivo di immagini distopiche. E l'argentino Andrés Reisinger che propone un'esperienza meditativa tra poesia, suono e immagini. Infine, il collettivo Anyma che trasfoma una sala della Strozzina in un paesaggio dove immagini e musica diventano performance. Imperdibile