A Sonnino cerimonia per il carabiniere Iacovacci ucciso in Congo: la salma traslata nella tomba di famiglia

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Era il 22 febbraio del 2021 quando Vittorio Iacovacci, 30 anni, carabiniere scelto ora Medaglia d’oro al Valor militare, rimase ucciso in un attentato avvenuto in Congo, insieme all’ambasciatore italiano Luca Attanasio. A due anni da quella tragedia, dell’Arma dei carabinieri si è ritrovata questa mattina a Sonnino per la cerimonia di traslazione della salma di Vittorio Iacovacci, dal cimitero di Sonnino al monumento funebre realizzato dalla famiglia e autorizzato dalla prefettura di Latina in un terreno di proprietà nei pressi dell'abitazione di via delle Vigne dove Iacovacci è cresciuto.

Questa mattina all’abbazia di Fossanova è stata celebrata una messa officiata dal cappellano militare e dal parroco a cui hanno partecipato le autorità civili e militari della provincia. A seguire è stato esposto in volo un drappo tricolore da parte di due militari della Squadra Paracadutismo Sportivo del 1° Reggimento Carabinieri Paracadutisti “Tuscania”. Si è concluso così un complesso iter amministrativo che ha consentito di tumulare le spoglie del militare medaglia d'oro alla memoria in un luogo diverso dal cimitero cittadino. 

Con lo stesso spirito nei mesi scorsi l’amministrazione ha voluto inoltre intitolare al carabiniere il plesso scolastico di Capocroce che Vittorio Iacovacci aveva frequentato da bambino, con l’obiettivo di lasciare un segno anche per le generazioni future. Domani il Rotary Club di Latina ricorderà “Vittorio Iacovacci, figlio e carabiniere” in un evento in programma all’Hotel Europa, a Latina, a partire dalle 18.