Stop ai viaggi alle Maldive, la risposta dell'India dopo gli insulti social a Modi

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Lunedì 8 Gennaio 2024, 12:50 - Ultimo aggiornamento: 9 Gennaio, 12:50

Volano polemiche al suono di racchettoni in riva sulla spiaggia del turismo che separa, anzi, divide India e Maldive. Ecco cosa è successo. L'Ambasciatore delle Maldive in India è stato convocato a Delhi a seguito delle critiche dei ministri maldiviani contro il Premier Modi pubblicate sui social media. L'India ha definito le osservazioni "irrispettose" e ha espresso preoccupazioni, causando migliaia di cancellazioni di vacanze alle Maldive da parte degli indiani. Il governo maldiviano ha prima preso le distanze dalle critiche e successivamente ha sospeso i tre sottosegretari coinvolti. Questo episodio ha riacceso le tensioni tra i due paesi, già accese nel novembre precedente quando il neo-premier Muizzu ha chiesto a Delhi di ritirare la sua presenza militare nell'arcipelago.

Gli insulti social dei politici maldiviani

Il governo delle Maldive ha sospeso tre sottosegretari, Malsha Shareef, Mariyam Shiuna Abdulla Mahzoom Majid, per aver definito il primo ministro indiano Narendra Modi un "pagliaccio", un "terrorista" e un "burattino di Israele". Questo è avvenuto in risposta a un video che lo mostrava visitare le isole indiane di Lakshadweep per promuovere il turismo locale, interpretato da alcuni come un tentativo di attirare turisti lontano dalle Maldive. L'Alta Commissione Indiana nelle Maldive ha espresso forti preoccupazioni riguardo ai commenti. La controversia emerge prima della visita del presidente Muizzu in Cina e rappresenta un periodo di tensioni dopo la promessa di Muizzu di modificare la politica "India first" delle Maldive, indirizzando il paese da Delhi a Pechino.

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