Sassonia: le tradizioni del Natale tra eccellenze artigianali e rievocazioni storiche

Dalle parate dei minatori ai mercatini, dalle decorazioni tipiche al dolce delle Feste, lo stato tedesco si anima a sud di Dresda con un ricco calendario di appuntamenti autentici

Mercatino di Natale a Dresda (foto di Sylvio Dittrich)
di Sabrina Quartieri
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Giovedì 16 Novembre 2023, 08:15

Il benvenuto è ammaliante, nel segno di un candido bagliore di luci che rischiara l’ambiente. È la scintillante scia luminosa delle candele ad arco sui davanzali delle case che, come da tradizione, si intreccia per l’occasione con le stelle splendenti, gli angeli, gli omini fumatori e i famosi schiaccianoci di legno che decorano le dimore. Una trama delle festività più attese dell’anno, che accende di incanto lo stato della Sassonia, nel territorio a sud della capitale Dresda, in particolare nei caratteristici villaggi di Seiffen, Annaberg Bucholz, Schneeberg e Marienberg. Tutti luoghi di una speciale mappa della Germania che indica i cosiddetti “paesi delle meraviglie” dei Monti Metalliferi (Erzgebirge), la bassa catena montuosa che corre, oltrepassandolo, lungo il confine con la Repubblica Ceca. Un’area di dolci declivi di conifere e faggeti, rinomata nel passato come terra di importanti miniere di ferro, argento, stagno e uranio, oggi pronta a inaugurare una nuova stagione di eventi della tradizione per il periodo dell’Avvento e del Natale, riconfermandosi prima meta della Germania per numero di visitatori durante questo momento dell’anno. 

Ma gli usi e i costumi delle festività, che torneranno protagonisti per l’occasione, hanno radici profonde nel tessuto storico-sociale delle comunità locali. Così, anche in altri giorni dell’anno, è possibile entrarci in contatto, che sia nei musei dei manufatti, sempre aperti, o nei laboratori degli artigiani che si dedicano alle arti della punzonatura dei metalli e dell’intaglio del legno. Attività storiche che danno vita all’eccellenza “made in Saxony”, divenuta tra i simboli del Natale nel mondo. Senza dimenticare un’altra esperienza tipica locale tutta da provare: la visita alle storiche miniere, per immergersi in un’epoca del passato rappresentata ancora oggi da affascinanti rievocazioni storiche. L’industria mineraria che ha plasmato per 800 anni l’anima di questa regione (entrata nella lista del Patrimonio mondiale dell’Umanità Unesco nel 2019) sta, quindi, per rimettersi simbolicamente in moto, con le attese parate delle sue corporazioni. Appuntamenti speciali nel periodo dell’Avvento che celebrano, in un tripudio di luminarie, mercatini e musica, il forte desiderio di luce dei minatori, impegnati per molte ore del giorno nei sotterranei delle città con le attività estrattive. A ospitare le affascinanti e sentite sfilate sono alcuni centri storici delle piccole e grandi località della zona, con esperti suonatori di ottone ad affiancare i testimoni di questo duro mestiere del passato, pronti a solcare le strade di Seiffen il 2 dicembre, di Freiberg il 9, di Schwarzenberg il 16 e di Marienberg il 17 dello stesso mese. 

La Parata delle corporazioni dei minatori (foto di Annaberg Buchholz Wolfgang Schmidt)

Rievocazioni che traghettano indietro nel tempo fino all’epoca mineraria, al termine della quale i Monti Metalliferi sanno rinascere ancora, specializzandosi in un settore che è indissolubilmente legato con il Natale: la produzione e l’esportazione di manufatti in legno intagliato, realizzati dalle abili mani degli artigiani. Oggetti ambitissimi proprio per lo shopping delle festività, come il minatore e l’angelo portatore di luce, tra le figure più simboliche del territorio insieme allo Schiaccianoci, il soldatino benaugurante che protegge la casa. Non mancano poi gli omini fumatori di incenso e i candelabri ad arco che si ritrovano sulle finestre, in memoria di quando questi ultimi venivano riposti sui davanzali per indicare la via sicura del rientro a casa ai minatori che avevano terminato il turno di lavoro. Altrettanto tipiche del periodo sono le alte piramidi di legno decorate a festa, sempre al centro dei curatissimi Christmas market della Sassonia nei dintorni di Dresda, raggiunti ogni anno da migliaia di visitatori. Come gli stand di arte popolare nella Fortezza di Königstein, “regno” di una fiaba invernale interpretata da menestrelli, artigiani ed elfi che popolano il maniero insieme a tante delizie culinarie.

Lo Schiaccianoci (foto di Katja Fouad Vollmer)

Su tutte, il Gulasch di selvaggina, fatto ribollire in grandi pentole sul fuoco all’aperto (2-3 dicembre e, nello stesso mese, 9-10, 16-17 e 23-24). O, ancora, il Mercatino del Canaletto a Pirna (ispirato al celebre pittore veneto), aperto dal 28 novembre al 23 dicembre e poi dal 27 al 30 dicembre, in una piazza ricolma di romantiche illuminazioni natalizie. Nel centro storico di Meissen, invece, sono attese ben 40 bancarelle, protagoniste con i tradizionali oggetti d’artigianato dei Monti Metalliferi dal 27 novembre al 24 dicembre ai piedi del Castello di Albrechtsburg e della Cattedrale gotica. Prima di raggiungerle, però, è d’obbligo la tappa davanti al municipio medievale, dove sulla facciata principale viene proiettato un gigantesco calendario dell’Avvento. L’allegria dei “christmas market” si propaga verso est, per fermarsi infine a Bautzen e Görlitz. Ma tutta la regione della Valle dell’Elba, la “culla della Sassonia” che circonda la città tedesca di Dresda, si veste di incanto in questo periodo dell’anno: se i vigneti di Radebeul nella storica dimora di Wackerbarth si accendono di luce e risvegliano i sensi con il fumante vin brulè della tenuta, le sponde del fiume che dà il nome alla zona risplende delle installazioni luminose del Giardino di Natale di Dresda, allestito nel parco del Castello di Pillnitz.

Il Festival delle luci al Castello di Wackerbarth

Un microcosmo di milioni di lumi e fantasiose coreografie visive e musicali che rendono quasi onirica la passeggiata multisensoriale al suo interno al calar della sera (dal 17 novembre al 14 gennaio). Il fascino del Natale contamina poi il non lontano maniero di Moritzburg, la maestosa residenza che si specchia nel lago dove, fino a febbraio prossimo, è allestita la mostra sul cult “Tre nocciole per Cenerentola”, per rievocare il successo del film degli anni ’70, girato proprio tra le mura del castello. Una pellicola amata, nata come una variante della più celebre “Cenerentola” ispirata alla fiaba dei fratelli Grimm. La passeggiata da non perdere è anche tra le stradine della pittoresca Schmilka, particolare con le sue caratteristiche case a graticcio ricoperte di neve e il candido paesaggio montano che avvolge il delizioso villaggio.

Un luogo fiabesco con l’area di ritrovo delle festività intorno a un vecchio mulino, abbellito da decorazioni a tema, lanterne e piccoli bracieri accesi. La vicina locanda offre cibo tipico in quantità e pinte di birra scura biologica ai commensali, tentati da un rilassante bagno in una grande tinozza d’acqua calda che, solo eccezionalmente, lascia il posto a fiumi di “bionda”, per una sessione wellness che ha il sapore della tradizione. 

Che sia solo per un assaggio o per riportarlo a casa come ricordo goloso, vale la pena infine provare una delle leccornie tipiche del Natale in Germania: il Re della tavola delle feste “made in Saxony”, l’originale e inimitabile Dresdner Christstollen. Una pasta dolce lievitata, ricca di frutta secca, canditi, mandorle e spezie, cotta al forno, spennellata con burro fuso e cosparsa di zucchero a velo, realizzata solo da pochi fornai e pasticcieri che la eseguono a mano, secondo le ricette di una volta. Il pandolce viene venduto sotto l’esclusivo “sigillo dorato” dell’associazione dello “Stollen”, a garanzia che la sua esecuzione abbia rispettato l’antica tradizione. Una procedura che ha quasi della sacralità, a dispetto delle origini incerte del prodotto, intrise di leggende: alcuni lo fanno risalire a una gara di pasticceria organizzata da un vescovo tedesco nel lontano 1329. Altri attribuiscono il nome “Stollen” (che significa “tunnel”, “galleria” in tedesco) alla storia dell’estrazione dello stagno e dell’argento nella regione. Ciò che è certo, tuttavia, è che il Dresdner Christstollen IGP nasce al tempo della Sassonia medievale ed è irrinunciabile durante le feste natalizie. 

Il dolce Dresdner Christstollen (foto di Sylvio Dittrich)
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