Salisburgo cosa vedere nella città di Mozart e dei mercatini di Natale più belli d’Austria

La destinazione perfetta per un romantico weekend invernale

Salisburgo cosa vedere nella città di Mozart e dei mercatini di Natale più belli d’Austria
di Beatrice Tomasini
11 Minuti di Lettura
Venerdì 8 Dicembre 2023, 16:37 - Ultimo aggiornamento: 18:19

Nel periodo dell’Avvento Salisburgo di notte sembra incantata: passeggiando per le stradine del centro storico, dove svettano torrette, guglie e campanili, si è accompagnati dall’intenso profumo di cannella e chiodi di garofano delle ghirlande natalizie appese ai portoni, dalla luce calda che trapela dalle imposte in legno di qualche taverna rimasta aperta, dalle luminarie e dai festoni che adornano le vetrine delle tante botteghe artigiane.  

Ed è in gran parte merito loro se questa città riesce ancora oggi a mostrare un volto autentico e a mantenere una sua unicità fatta di tradizioni, usi e costumi tramandati da secoli. Il McDonald's sulla medievale Getreidegasse – la lunga via pedonale del centro storico (Patrimonio Unesco) famosa per lo shopping e per le insegne in ferro battuto – a sorpresa ha da poco chiuso i battenti (stessa sorte per un colosso del fast fashion) a fronte di tante realtà più piccole e locali che ancora resistono al caro affitti: un negozio di cappelli, uno di bottoni, un altro di pizzi e ricami. Luoghi di memoria e di identità come sono anche Sporer, indirizzo di riferimento per punch e liquori artigianali, e Salzburger Heimatwerk che da quasi ottant’anni vende tessuti pregiati e Tracht (l’abito tradizionale delle valli di lingua tedesca) fatti su misura: Dirndl e Lederhosen sono indossati pure dai più giovani in occasione di feste, matrimoni e celebrazioni per il patrono San Ruperto.

Nelle mattine d’inverno poi a Salisburgo il risveglio è da fiaba: fuori dalla finestra spesso il panorama è tutto imbiancato, con tetti e comignoli delle case ricoperti da un soffice manto di neve. Più vicina a Monaco di Baviera e al Brennero (a due ore e mezza di macchina) che alla capitale Vienna, la quarta città d’Austria (150 mila abitanti circa) è famosa in tutto il mondo per aver dato i natali a Mozart, per ospitare importanti festival di musica e per aver ispirato il film premio Oscar Tutti insieme appassionatamente.

E forse non tutti sanno che l’headquarter di una famosissima multinazionale si trova proprio qui: si tratta di Red Bull che “ha messo le ali” anche ad un salisburghese doc come Felix Baumgartner che nel 2012 si lanciò in caduta libera dalla stratosfera superando il muro del suono. 

Residenzplatz sotto le feste

Ma c’è altro che rende particolarmente speciale questa città sotto le feste: un’importante tradizione di mercatini di Natale, tra i più belli di tutto il Paese, che va avanti dal XV secolo. 

A Salzburg (la città del sale per via delle miniere di salgemma, ancora attive) vengono appassionati da tutta Europa, e non solo, con prenotazioni di hotel e b&b che fioccano già da fine estate e si capisce presto il perché. Il Christkindlmark (mercatino di Gesù Bambino), in scena tra Domplatz e Residenzplatz fino al 1° gennaio 2024 rispecchia alla perfezione l’immaginario comune: casette di legno, vin brulè, biscotti alla cannella appena sfornati (a proposito, i salisburghesi amano moltissimo anche quelli della cioccolateria artigianale Braun che per Natale prepara una versione a forma di stella), arredi intagliati nel legno, decorazioni, statuine del presepe, giocattoli e un gigantesco abete addobbato.

Un’atmosfera resa ancora più magica quando, i sabati pomeriggio d’Avvento, un’orchestra di fiati si esibisce dalla torre del carillon in funzione da oltre tre secoli e un piccolo coro si riunisce sul sagrato del Duomo intonando canzoni di tradizione popolare come Stille Nacht.

Per riscaldarsi e godersi lo spettacolo, locali e turisti passeggiano tra le bancarelle muniti di tazze fumanti di Glühwein – c’è anche una versione per bambini, senza alcol, a base di succo di mirtilli – da accompagnare alle tantissime leccornie in vendita. Tra queste il tipico bosna (hot dog con cipolla, prezzemolo e spezie inventato a Salisburgo da Balkan Grill, minuscolo chioschetto in un sottopassaggio lungo la Getreidegasse, così celebre e apprezzato che a mettersi in fila sono pure le signore in lungo dopo il teatro), bretzel al sale grosso o formaggio, panini con l’immancabile cotoletta (la Wiener Schnitzel) e zuppe di gulasch.

A pochi passi, sotto lo sguardo di Mozart – a cui è stata dedicata non solo la statua ma anche l’omonima piazza che la ospita – grandi e piccoli possono divertirsi a pattinare sulla pista di ghiaccio allestita in occasione dei mercatini in un punto dove anni fa sono stati ritrovati resti di pavimenti a mosaico di una villa romana.

E sempre a Mozartplaz, i più fanatici di decorazioni e addobbi non dovrebbero perdersi l’affascinante Museo del Natale (Salzburger Weihnachtsmuseumche) che custodisce l’esposizione ‘Feste tra Avvento e Capodanno dal 1840 al 1940’: in uno spazio intimo – tre piccole sale, oltre alla riproduzione di un salotto in stile anni Venti con un albero agghindato secondo il gusto dell’epoca – si possono ammirare i rarissimi pezzi raccolti in 50 anni di ricerca dalla collezionista Ursula Kloiber tra mercatini delle pulci, antiquari e ritrovamenti nella cantina di famiglia. Dalle cartoline di auguri alle letterine per Babbo Natale, dalle sfere con neve ai porta candele, dalle palline in vetro e cristallo ai calendari dell’Avvento decorati a mano, da un presepe meccanico di fine Ottocento a un albero di Natale della Prima guerra mondiale con munizioni, fucili e navi da guerra a mo’ di decorazioni: c’è davvero di tutto.

Artigianato ai mercatini

Se questo nostalgico salto indietro nel tempo non fosse ancora abbastanza, c’è un altro indirizzo imperdibile per vivere l’atmosfera natalizia di Salisburgo. E per scoprire di cosa si tratta basta alzare la testa: proprio sopra Mozartplatz, dall’alto del monte Festungsberg, domina la bellissima fortezza medievale di Hohensalzburg dove viene organizzato un piccolo mercatino che vale la pena visitare se non altro per il panorama. Da lassù la vista, a 360 gradi, si perde sulla città e sulle vette innevate che la circondano (alte anche 2.000 metri) fino al confine con la Baviera.

Per arrivare in quello che è il quinto sito turistico più visitato d’Austria, e primo di Salisburgo con quasi 1 milione di presenze l’anno, si prende una funicolare (inaugurata nel 1892) che in meno di un minuto porta a quota 536 metri dove un tempo erano di vedetta le guardie al servizio dei principi arcivescovi: oggi ci sono un museo dedicato alla sua storia, un’armeria e le bellissime stanze dei principi (Fürstenzimmer) con arredi originali e una stufa dorata del 1501. 

Il Castello di Hellbrunn

Anche i dintorni di Salisburgo non sono da meno: il Castello di Hellbrunn, magnifico edificio barocco un tempo residenza estiva dei principi arcivescovi, fino al giorno della Vigilia ospita un Weihnachtsmarkt (mercatino di Natale) con specialità alimentari regionali, artigianato e abbigliamento. È frequentato soprattutto da famiglie perché c’è una parte tutta dedicata ai bambini con casette di legno a loro dimensione, recinti con animali, un trenino elettrico e un falò attorno al quale mangiare zucchero filato e altre delizie. Anche in versione invernale questo gioiello architettonico (con meravigliosi interni affrescati da Donato Mascagni) – famoso soprattutto in estate per i giochi d’acqua nei suoi giardini – è una meta da non perdere, oltretutto facilmente raggiungibile da Salisburgo con i mezzi pubblici in una ventina di minuti (con la bella stagione si può arrivare in bici percorrendo una ciclabile). 

Non lontano da Helbrunn, proprio sotto il monte Untersberg, c’è un mercatino molto speciale: da cinquant’anni il St. Leonhard Advent market è organizzato dalla comunità locale per raccogliere fondi a favore di associazioni che si occupano di bimbi disabili. Oltre a far del bene acquistando i prodotti in vendita – dalle marmellate ai dolci fatti in casa, dall’artigianato ai libri – visitarlo è un’esperienza veramente autentica perché fuori dalle rotte turistiche. L’obiettivo è quello di superare la cifra raccolta lo scorso anno, 150 mila euro: c’è tempo fino al 17 dicembre per aiutare la signora Maria e tutti i volontari a riuscire nell’impresa.

Il Felsenreitschule

Salisburgo: altro da non perdere

Ogni anno in occasione del Festival di Salisburgo si tengono quasi 200 spettacoli, tra concerti, lirica e opera, nell’arco di cinque settimane. Una delle location è il suggestivo teatro Felsenreitschule (letteralmente scuola di equitazione nella roccia, come tale fu in passato) con le arcate del palcoscenico scavate nella roccia, dove c’era la cava di pietra destinata alla costruzione del Duomo.  Anche in inverno non mancano le iniziative nel segno delle sette note: a ridosso dell’anniversario della nascita di Mozart (il 27 gennaio 1756) dalla Fondazione Mozarteum viene organizzata la Settimana Mozartiana, nel 2024 dal 25 gennaio al 4 febbraio.

La Residenza di Salisburgo è il maestoso palazzo dove i principi arcivescovi esercitavano il potere temporale: è un tripudio di barocco tra saloni di gala, sale di rappresentanza, arredi, mobilio, arazzi, specchi e stucchi, oltre a kachelofen decorati.

Dal 2014, insieme al Duomo e all’abbazia di San Pietro, fa parte del polo museale chiamato DomQuartier, un unico percorso di visita collegato da passetti che affaccia su Domplatz e Residenzplatz. Oltre alla straordinaria collezione di pittura europea risalente ai secoli XVI e XIX, la Galleria della Residenza, fino a gennaio 2025, ospiterà anche una mostra dedicata a Venezia dal titolo ‘I Colori della Serenissima’ con capolavori (dal Rinascimento al Rococò) del Kunsthistorisches Museum di Vienna.

Se un tempo la Casa natale di Mozart era al terzo piano del civico 9 della Getreidegasse, da quando è diventata un museo occupa l’intero palazzetto con una collezione che raccoglie oggetti di vita, strumenti musicali, spartiti, lettere e ritratti di Wolfgang e famiglia (anche la sorella Maria Anna fu un’abilissima pianista). Non c’è da aspettarsi mobilio originale anche se non mancano un salotto e una cucina con arredi di antiquariato a riprodurre l’allestimento dell’epoca. Il consiglio è di andare all’apertura per evitare la folla e riuscire a calarsi nell’atmosfera, oltre che ad ascoltare i brani più celebri di Mozart riprodotti in sottofondo.

Palle di Mozart

Impossibile tornare da Salisburgo senza aver sentito parlare, visto o assaggiato le Palle di Mozart: le famose sfere di cioccolato con ripieno di marzapane al pistacchio furono inventate a fine Ottocento dal pasticcere Paul Fürst in occasione del centenario della morte del compositore. Per mangiare le Original Salzburger Mozartkugeln, sia nel metodo che nella ricetta, l’indirizzo giusto è proprio la caffetteria e pasticceria Fürst in un edificio storico del centro: oggi è portata avanti dalla quinta generazione del fondatore che ha realizzato alcune varianti di cioccolatini, come quello dedicato a un altro figlio illustre di Salisburgo, il matematico e fisico Christian Doppler.

Augustiner Bräustübl, poco fuori dal centro storico, è una vera e propria istituzione. Una tappa imperdibile anche per chi non beve bier perché questa antica birreria ospitata in un convento del 1600 – come in Germania, anche in Austria c’è una tradizione millenaria di birra d’abbazia – è storia, costume, convivialità. Si entra da un portone che quasi non si nota in una stradina silenziosa e appartata nel quartiere di Mülln, poi si scendono delle scale e improvvisamente davanti agli occhi si apre l’inaspettato: una serie di sale spaziose e affollate di persone, in maggioranza salisburghesi, sedute attorno a grandi tavolate a bere da boccali in ceramica altrettanto giganti (d’estate si può stare anche all’aperto in un grande giardino). Per vivere un’esperienza da veri local, basta prenderne uno (sono riposti su degli scaffali, a disposizione di tutti), sciacquarlo sotto a una fontanella per farlo rinfrescare e dirigersi al bancone dove verrà restituito pieno fino all’orlo. Ci sono anche dei chioschetti dove comprare würstel e altri tipi di street food, ma volendo si è anche liberi di portare il cibo da casa. Chiasso, risate, brindisi, birra che scorre finché non parte l’annuncio: alle 23 si chiude (anche nel weekend) e tutti a casa.                                                                      

Salisburgo ha bellissimi edifici religiosi: su tutti il Duomo seicentesco, progettato dell’architetto Santino Solari. Da non perdere sono anche Franziskanerkirche in stile gotico e l’abbazia di San Pietro (il più antico monastero ancora in funzione nei paesi di lingua tedesca) che ha una basilica che combina vari stili architettonici (romanico, gotico, rinascimentale barocco) a cui si accede da un’enorme cancellata in ferro battuto, una delle lavorazioni tipiche insieme a quella delle maioliche per le kachelofen (da ofen, stufa, e kachel, formella). Proprio accanto c’è un piccolo cimitero monumentale, con tanto di cappella gotica: l’antico Petersfriedhof è sicuramente uno dei luoghi più affascinanti della città, soprattutto all’imbrunire.

Salzburger Nockerl

Come arrivare

Austrian Airlines è la compagnia di bandiera che vola dalle principali città italiane su Vienna. Direttamente dall’Aeroporto di Vienna-Schwechat ci sono collegamenti ferroviari per Salisburgo, senza cambi e della durata di circa due ore e mezza. ÖBB, la compagnia ferroviaria nazionale, ha anche treni notturni con scompartimenti letto da e per l’Italia.

Dove dormire

Affacciato sul fiume Salzach, il 4 stelle Hotel Stein è in posizione strategia perché in neanche 5 minuti a piedi si raggiunge il centro storico e in 10 di macchina la stazione ferroviaria. All’ultimo piano c’è una bellissima terrazza panoramica per colazioni, aperitivi e cene.

Dove mangiare

Tante le trattorie con birre artigianali e piatti della tradizione, come Wiener Schnitzel (cotoletta di vitella servita con patate bollite, salsa di mirtilli e insalata), würstel, zuppe, knödel e dolci oltre allo strudel (dal Palatschinken, crêpe con salsa di mirtilli e panna, al Salzburger Nockerl, soufflé a forma di tre cime): tra queste, Wirtshaus ElefantZipfer Bierhaus e Zum Fidelen Affen.

Il Café Tomaselli, frequentato anche da Mozart, è una delle caffetterie più rinomate di tutta l’Austria: lo stile è Settecentesco con lampadari di cristallo, antiquariato, stucchi, orologi d’epoca, quadri classici e grandi specchi. Anche il Café Bazar è un altro indirizzo storico e l’estate ha un bel dehors vista fiume

Per una pausa caffè diversa c’è Antiquariat Weinek lungo l’affascinante Steingasse (una stradina di epoca medievale con bellissima vista sulla Salisburgo Vecchia): i tavolini sono circondati da scaffali ricolmi di libri antichi in vendita e si ascolta musica anni Trenta al giradischi. La specialità della casa sono le torte vegane. 

Cenare in un’elegante sala in stile barocco e ascoltare l’opera (dalle Nozze di Figaro al Don Giovanni) eseguita dal vivo: il Mozart Dinner Concert regala un viaggio indietro nel tempo di un paio d’ore tra musica e antiche ricette.

Informazioni

www.salzburg.info/it

www.salzburgerland.com/it

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