Sulle tracce degli impressionisti: da Giverny un tour in Francia non convenzionale

Sulle tracce degli impressionisti: da Giverny un tour in Francia non convenzionale
di Francesca Spanò
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Mercoledì 8 Ottobre 2014, 17:25 - Ultimo aggiornamento: 11 Ottobre, 10:56
I colori sono tutti lì, “rubati” direttamente dalle tele di un artista immortale come Monet. Anzi, no, è esattamente il contrario. Dalla Francia impressionista, da luoghi ormai molto turistici ma sempre affascinanti come Giverny, inizia un tour alla scoperta di quei nomi noti che hanno puntato su una tendenza artistica fatta di pennellate decise e suggestioni in grado di catturare il cuore, anche dello spettatore meno romantico. Capolavori realizzati “en plein air”, in attesa della luce giusta di fronte a paesaggi che sono intatti da scorgere, magari sfruttando i silenzi delle prime ore del giorno, quando i visitatori non sono ancora giunti in massa.



Uno dei soggetti più famosi dei quadri di Monet, il suo stagno delle ninfee a Giverny, si può sempre fotografare, ma un itinerario a tema può certamente comprendere Le Havre, si possono raggiungere le spiagge di Deauville e Trouville e il villaggio di pescatori di Honfleur. Il percorso può proseguire verso la cosiddetta “Costa di Alabastro” a est di Dieppe, con le falesie di Étretat e di Fécamp. La ricerca dell’atmosfera perfetta da queste parti non è difficile da trovare anche per chi non è un pittore di talento e dopo Claude Monet, che diede il nome al movimento grazie ad una sua opera intitolata “Impression, soleil lévant”, con una immagine di Le Havre, molti furono attirati da quel modo di “raccontare” la natura circostante con le sensazioni che ne scaturiscono. Da Degas a Renoir, fino ad arrivare a Manet e Pissarro.



Si continua verso Rouen, dove Monet lavorò ai quadri dedicati alla facciata della famosa cattedrale e Giverny che è sulla sponda est della Senna. E’ importante perché l’artista vi trascorse la seconda metà della sua esistenza e curò con molto amore il mitico giardino, fonte di ispirazione per la serie delle ninfee. Impossibile non passare da Parigi, soggetto principale per immagini urbane di grande impatto, per un giro fatto di gradazioni cromatiche intense e panorami di rara perfezione.



TOUR DEGLI IMPRESSIONISTI: QUANDO ORGANIZZARLO? QUANTO RESTARE?



Meglio andare da aprile ad ottobre, perché tra l’altro sono i mesi in cui il giardino di Monet e il Museo d’Arte Americana di Giverny sono aperti. E’ altrettanto certo che in primavera e fino all’inizio dell’estate è tutto un trionfo di colori di fiori appena sbocciati. Il giro è lungo in tutto 322 chilometri. Da Honfleur a Dieppe, passando per Parigi e le Havre. Il tempo giusto per una visita di questo tipo, va da tre a cinque giorni. Ci si può spostare in auto o in treno. In quest’ultimo caso, ci sono corse da Rouen o Parigi per Giverny ma conviene scendere a Vernon e seguire un itinerario a tema impressionista lungo la costa, magari organizzato in loco.