Fossato di Vico, paradiso umbro a due ore da Roma

Fossato di Vico
di Valentina Venturi
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Lunedì 17 Agosto 2015, 18:08 - Ultimo aggiornamento: 20 Agosto, 19:16

«Per anni la Toscana è stata la principale destinazione in Italia per gli acquirenti stranieri che cercavano la dolce vita ma ora l’Umbria spodesta la patria di Dante, offrendo alternative affascinanti ai sudditi di sua Maestà». In un ampio reportage, il giornalista del Finalcial Times Fred Redwood nel 2012 aveva così sentenziato.

Tanti sono i luoghi da conoscere e oltre alle mete imperdibili come Perugia, Orvieto, Todi e Spoleto, da non lasciarsi scappare c’è il comune in provincia di Perugia, Fossato di Vico.

In origine era una mansio (stazione di posta lungo una strada romana) a 124 miglia da Roma e si chiamava Helvillum; poi prese il nome bizantino Fossaton: fortificazione. Il "di Vico" viene aggiunto nel 1862, per ricordare il conte longobardo Vic(c)o - detto anche Lupo -, nobile discendente dai conti di Nocera Umbra.

Salendo verso il centro (ci troviamo a 581 metri sul livello del mare), il panorama si arricchisce in profondità. Passeggiando per le vie medioevali perfettamente conservate si scorgono tracce architettoniche del Medioevo nelle costruzioni dentro le mura del castello. Sono caratterizzate da vie strette, logge costituite da archi a tutto sesto e acuti (dette "rughe") e da chiese antichissime come la romanica S. Pietro e stile gotico come S. Cristoforo e san Benedetto.

Qui a maggio si svolge la Festa degli Statuti, tra i più antichi dell’Umbria, pubblicati il 13 maggio 1386. Nei tre giorni della festa si ripropongono figure e aspetti tipici della vita medievale: il vicario, il baiulo, il berroviere, la carbonaia, il calcinaio, i monaci e i notai. In piazza si accende il grande “Focaraccio” e fuori le mura è allestito il mercato, con gli antichi mestieri e attrezzi da lavoro dell’epoca. Ogni particolare è curato, dall’abbigliamento agli alimenti usati in cucina, alle Laudi che si cantavano all’alba nelle chiese. Chiunque sia vestito da personaggio medievale, può partecipare all'evento.

A 25 minuti da Fossato di Vico c’è infine il Monte Cucco, una montagna dell'Umbria orientale, all'interno dell'omonimo parco naturale regionale. Qui si possono fare escursioni (oltre 120 km di sentieri segnalati, alcuni idonei al turismo equestre e percorribili anche in mountain bike), torrentismo (la discesa dei torrenti incassati in gole e forre), parapendio con deltaplano (si disputano i Campionati mondiali di deltaplano) e persino speleologia in grotta.