Baja Sardinia e dintorni: full immersion fra mare "caraibico" ed esperienze di archeotrekking nel gallurese

Non solo relax in spiaggia, ma anche escursioni in siti archeologici spettacolari, uscite glamour by night ed enogastronomia di qualità. Cosa fare, vedere, mangiare in una vacanza di fine estate

Spiaggia del Pevero
di Maria Serena Patriarca
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Lunedì 21 Agosto 2023, 12:15 - Ultimo aggiornamento: 12:16

Voglia di mare da sogno, ma non solo? Se siete fra coloro che amano organizzare le vacanze a estate inoltrata, fra fine agosto e i primi di settembre, Baja Sardinia può diventare davvero la “base” per un soggiorno all’insegna non solo dei bagni da favola, ma anche di escursioni affascinanti nell’entroterra, complice il clima non più torrido e l’affluenza minore di turisti, che tendono a concentrarsi in Sardegna specialmente nelle prime settimane di agosto. Antesignana della Costa Smeralda, Baja Sardinia fu “scoperta” dall’imprenditore Domenico Gentili nel 1962, che qui acquistò 90 ettari di terreno da un proprietario del luogo per dare il via a quella che sarebbe diventata poi una delle destinazioni più richieste nell'isola dal turismo internazionale: fu proprio Gentili a innamorarsi dell’allora selvaggia Cala Battistoni, poco prima che l’Aga Khan mostrasse interesse per questa splendida spiaggia, per “inglobarla” poi nella "sua" Costa Smeralda. Oggi Baja Sardinia è meta anche della vita notturna di taglio cosmopolita, e ospita nella discoteca sotto le stelle a Forte Cappellini le serate più "cool" con dj e icone della musica dance ed elettronica a livello mondiale, da Bob Sinclair a Peggy Gou.

La Gallura, un entroterra tutto da scoprire, con tanti spunti di viaggio anche per chi non ama andare in barca

Affacciata sul meraviglioso panorama dell’isola di Caprera, in un angolo della Gallura nel Nord Est della Sardegna, Baja Sardinia è la destinazione ideale anche se cercate una vacanza "slow" e green, o se soffrite il mal di mare e non amate spostarvi in gommone e in barca. A neanche mezz’ora d’auto dall’aeroporto di Olbia e dal Porto di Olbia o Golfo Aranci, questa località del comune di Arzachena è il trampolino di lancio per esplorare a piedi, anche grazie al trasporto dei bus locali, spiagge e calette della Costa Smeralda, così come per fare itinerari facili di trekking nel contesto "lunare" dei possenti massi di granito galluresi, scolpiti dal vento nelle forme più bizzarre, o per conoscere il ricco patrimonio archeologico dell’età nuragica nell’entroterra. Senza dimenticare la tradizione folkloristica, l’artigianato, le prelibatezze enogastronomiche del territorio, in una festa di sapori fra cui trionfano i piatti di mare, la zuppa gallurese, i culurgiones (tipica pasta ripiena), le seadas (dolci fritti farciti al formaggio) al miele di lavanda e il classico liquore al mirto.

 

L'angolo dei romantici: selfie al tramonto ai Tre Monti

Una tappa d’obbligo, specialmente per chi è in coppia, è ammirare il tramonto dalla spiaggia dei Tre Monti, che si raggiunge facilmente anche a piedi dalla piazzetta centrale di Baja Sardinia. Calcolando l’ora del tramonto, il consiglio è di recarsi qui almeno mezz’ora prima, per assicurarsi il posto migliore sui grandi massi di granito in riva al mare, dove sedersi e gustare lo spettacolo del sole che scompare fra terra e mare. Sono tante le coppie, anche in viaggio di nozze, che scelgono questo spettacolo naturale e i suoi colori per un selfie o una foto ricordo, e qualcuno ama addirittura fare un brindisi benaugurale en plein air, con tanto di spumante e flute al seguito. Fra i giovani è sempre più in voga l’aperipicnic in spiaggia al tramonto, con pizza (meglio ancora se pizza sarda, a base di pecorino, salsiccia e olive nere) e birra artigianale.

I misteri della civiltà nuragica: archeologi per un giorno fra templi sacri e tombe di giganti

Se soffia il vento di maestrale e la giornata non si presta al relax in spiaggia armatevi di scarpe da trekking, cappello con visiera e borraccia con la scorta d’acqua e dirigetevi verso Palau, alla scoperta di uno dei siti archeologici più misteriosi dell’intera Sardegna. Si tratta della Tomba dei Giganti Li Mizzani, luogo noto anche per essere uno dei più ricercati da chi crede nella cosiddetta “gigantoterapia”, ovvero la possibilità di lenire dolori ossei e muscolari con la vicinanza prolungata ad antichi siti granitici sacri, che sprigionerebbero una particolare energia magnetica favorevole per il riequilibrio fisico ed emozionale. L’elemento più monumentale è la facciata, al centro della quale si trova la stele, un'enorme lastra di pietra disposta in senso verticale che termina con una centina, ovvero una cornice rotondeggiante. Lateralmente rispetto alla stele sono disposte, sempre in senso verticale, diverse lastre più basse, che formano un arco chiamato esedra. La curiosità di questa Tomba dei Giganti, così come di quelle di Coddu ‘Ecchjiu e Li Lolghi (che si trovano proprio nelle immediate vicinanze di Baja Sardinia) è che viste dall’alto nella loro sagoma ricordano la testa di un toro, animale sacro ritenuto simbolo di fertilità e potenza, venerato dall’antico popolo nuragico. Se cercate un’escursione lievemente più impegnativa, ma comunque facile con una minima esperienza di trekking, recatevi al Tempietto di Malchittu (che sorge fra una muraglia, un nuraghe crollato e una grande capanna circolare), un luogo davvero unico nel suo genere, incastonato in un suggestivo paesaggio dove sono presenti numerose tombe realizzate nei tafoni, le cavità naturali della roccia granitica tipica della Gallura.

Di spiaggia in cala: gli angoli mare più suggestivi da non perdere

Baja Sardinia fa rima con mare che sfuma nei colori celeste, verde, blu. La spiaggia principale del paese è Cala Battistoni, ma chi ama il relax e vuole fuggire dalla “pazza folla” sceglie le calette verso i Tre Monti o la tranquilla spiaggia Li Mucchji Bianchi. Se avete voglia di esplorare la costa ci sono altre mete imperdibili per gli amanti dei paesaggi in stile caraibico. Verso Porto Cervo suggeriamo Cala Granu, se cercate una spiaggia raccolta e non troppo affollata, il Pevero (meta di super yacht oltre che di bagnanti) con il mare che sfuma in mille gradazioni di azzurro, la Spiaggia del Principe (Poltu di Li Cogghji), Capriccioli, Liscia Ruja (se desiderate una bella spiaggia larga di ampie dimensioni) e più a Sud Rena Bianca, ideale anche per le famiglie con bambini piccoli. Se invece vi spostate verso Cannigione, non perdete la Mannena con il suggestivo istmo di Punta Barca Bruciata. Molto rilassante e poco affollata anche Cala Ginepri, ma più difficile da raggiungere.

Per i proprietari di cani ci sono speciali dog beach lungo tutta la Costa, e per i fumatori esistono sulle spiagge specifici corner dove fumare e posacenere pubblici dove buttare i mozziconi.

Non solo glamour: alla scoperta di Porto Cervo by night dal punto di vista dell’arte e dell’antiquariato

Baja Sardinia dista solo 7 km da Porto Cervo, e una passeggiata serale nella “roccaforte” del lusso internazionale stimola sicuramente la curiosità, specialmente degli amanti dello shopping di alta gamma. Ma Porto Cervo non è solo sinonimo di yacht stellari, gioielleria da capogiro e boutique dei brand d’élite nella moda. Aggirarsi fra i suoi vicoli, tra gallerie e installazioni en plein air, è come fare una full immersion di arte contemporanea ma senza dover andare in un museo. E non pensiate che gli artisti siano solo stranieri: il “guru” della new pop art (con il suo grande globo animalier esposto on the road) è infatti il sardo Bob Marongiu, promotore anche di un’originale iniziativa di “Art Live” che lo porta a lavorare con il suo cavalletto nei luoghi naturali più suggestivi dell’isola, all’insegna dell’idea dell’arte in movimento. La Galleria Paci dedica una mostra fotografica alla diva Brigitte Bardot. Se invece siete alla ricerca di “cose impossibili” sappiate che dall’antiquario Alessandro Stefanini potreste trovare un vero kit per respingere i vampiri (con relativa scatola magica) del 1740, una fetta di torta autentica del matrimonio della Regina Elisabetta, e perfino un bastone da sciamano Inuit della Russia artica dei primi ‘900, realizzato con osso di tricheco.

Stop over a Porto Rotondo, la piccola Venezia sarda, o ad Arzachena, per scoprire il Museo più Piccolo d’Italia

Porto Rotondo, frazione del comune di Olbia, è la Venezia della Costa Smeralda, per i ponticelli che incorniciano i piccoli fiordi marini circondati da ristoranti, boutique e botteghe di artigianato di qualità. La destinazione golosa, se amate il gelato artigianale, e volete sperimentare il tipico gusto del gelato al mirto, è la Gelateria del Molo, con una tradizione che va avanti dal 1950. Se invece siete amanti dell’aperitivo e cercate qualcosa di alternativo alle classiche location vista mare, sappiate che ad Arzachena, dove vengono anche organizzate serate folkloristiche con costumi e maschere di molti paesi della Sardegna, al Pilly Cocktail Bar potete fare l’aperitivo seduti in un salotto in stile barocco "pop", posizionato nel cuore del centro storico del paese. Arzachena è nota per la sua roccia simbolo a forma di Fungo, che merita una visita a sé: si tratta di un’imponente roccia di granito che il vento, nei millenni, ha scolpito a forma di fungo gigante, in posizione molto panoramica ma vicina al centro. Se siete nella cittadina non perdete il Museo più Piccolo d’Italia, con ingresso gratuito, che racchiude diverse curiosità nella sua “Scatola del Tempo”, compresa un’ancora che si dice sia appartenuta alla flotta di Napoleone, rinvenuta nel Golfo di Arzachena nel 1959. La Scalinata di Santa Lucia è un altro must to see nel centro storico: in questo periodo protagonista sui gradini è la grande fata bambina dell’installazione artistica intitolata Condivisione, di Giorgio Casu.

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