Nella Biblioteca Vaticana la mostra di Alain Fleischer

Nella Biblioteca Vaticana la mostra di Alain Fleischer
di Franca Giansoldati
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Venerdì 1 Marzo 2024, 16:37

La Torre di Babele è l’immagine simbolo della mostra intitolata Souvenirs de Babel che, da oggi fino al 22 giugno prossimo, la Kirk Kerkorian Exhibition Hall della Biblioteca Apostolica Vaticana ospita. Si tratta della quinta mostra dedicata al dialogo tra il patrimonio della Biblioteca e l’arte contemporanea, rappresentata questa volta dall’opera del francese Alain Fleischer. L’immagine scelta per l'esposizione è stata pubblicata da Athanasius Kircher nel 1679 e i visitatori verranno accolti dalla gigantografia della Torre biblica. «È alla luce di questa vivida immagine biblica – dice il Bibliotecario monsignor Angelo Vincenzo Zani – che Alain Fleischer, fotografo, regista e scrittore, invita i visitatori a entrare nelle sale della nostra Biblioteca. Come in una nuova Babele, in cui si trovano riunite tutte le tracce, fino alle più lontane e minuscole, di quella dispersione decretata da Dio nei confronti degli uomini, che tentavano di farsi un nome da soli». 

Il percorso espositivo prosegue nell’universo poetico di Fleischer attraverso una selezione delle più emblematiche opere della sua carriera, mentre altre, appositamente realizzate per questa occasione, sono esposte nelle sale successive, dove si accompagnano a un’ampia scelta di fotografie storiche della Biblioteca e a calchi di antiche steli arabe e cinesi.

Segue una installazione site-specific di grande impatto emotivo che per la prima volta rende ragione della natura doppia di biblioteca e di teatro della “Barberini”.

La mostra sarà visitabile fino al 22 giugno 2024, previa prenotazione sul sito della Biblioteca (https://www.vaticanlibrary.va).

Alain Fleischer è uno scrittore, cineasta, artista e fotografo che vive tra la Francia (Parigi e Tourcoing) e l’Italia (Roma e Trevignano Romano). È autore di oltre 60 libri – tra romanzi, racconti e scritti teorici – e 350 film – tra medi e lungometraggi, film sperimentali e documentari d’arte – e ha preso parte a numerose esposizioni d’arte plastica e di fotografia, sia in Francia sia all’estero. Ha rappresentato la Francia nelle biennali di Quang-Jiu, Sydney, Busan, L’Avana e Mosca. Ha insegnato all’Università Paris III – Sorbonne Nouvelle e a quella del Québec a Montréal. Borsista all’Accademia di Francia a Roma, è, per conto del ministero della Cultura francese, fondatore e direttore dello Studio national des arts contemporaines “le Fresnoy”. 

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