Ad una settimana dall'agghiacciante rogo del Corano, in Svezia, a Stoccolma, è stata di nuovo programmata per venerdì (con l'approvazione della polizia locale) una manifestazione in cui si prevede di bruciare un libro sacro. Stavolta si tratta di una Torah che si prevede venga data alle fiamme proprio fuori dalla ambasciata israeliana. Il Congresso Ebraico Mondiale è sotto shock mentre lo Stato di Israele dopo avere condannato questo progetto «pieno di odio» ha protestato formalmente con le autorità svedesi.
«Questo atto provocatorio e odioso non ha posto nella società civile e ci uniamo al Consiglio ufficiale delle comunità ebraiche svedesi nel condannarlo» ha commentato affranto il presidente Congresso Ebraico Mondiale, Ronald S.
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L'ambasciatore israeliano in Svezia Ziv Nevo Kulman si è detto «scioccato ed atterrito alla prospettiva che siano bruciati altri libri in Svezia, siano il Corano, la Torah o altri testi sacri». «Questo è chiaramente un atto di odio che deve essere fermato».
Il sito svedese Svt Nyheter che per primo ha riportato la notizia ha reso noto che «alla polizia erano state presentate tre nuove domande per bruciare scritture religiose». Una di queste - ha spiegato il sito «riguarda un Corano da bruciare fuori una Moschea Stoccolma», la seconda «è stata presentata da un uomo che vuole bruciare la Torah e la Bibbia davanti all'ambasciata israeliana», a quanto pare il prossimo 15 luglio. «La terza - ha proseguito il sito - domanda riguarda il rogo di 'testi religiosì nel centro di Helsingborg» una cittadina a sud della Svezia.