Papa Francesco è caparbio e non molla. Non si arrende all'idea di abbandonare ogni tentativo possibile per riallacciare i fili del dialogo tra Kiev e Mosca, cercando di individuare spiragli in un orizzonte che ormai - con l'offensiva di primavera che sta preparando la Russia - appare cieco. In questi mesi ha continuato a lanciare messaggi di disponibilità, proponendosi come facilitatore sia ai russi che agli ucraini, ma con ben pochi successi. Anzi, in alcuni passaggi sia il Cremlino che Kiev non gli hanno lesinato critiche pesanti. Eppure a suo avviso la sola via delle armi non può essere l'unica voce del momento. E così anche in questi giorni Papa Francesco ha rilanciato l'ennesimo messaggio all'indirizzo di Putin dicendogli che vorrebbe discutere con lui, personalmente, un piano da lui elaborato per una soluzione pacifica del conflitto tra Russia e Occidente in Europa. Finora con Putin non ha avuto occasione di avere colloqui personali, ci sono state solo interlocuzioni per interposta persona, attraverso canali diplomatici oppure attraverso le dichiarazioni del ministro degli Esteri, Sergej Lavrov.
Quest'ultimo tentativo, prima della temuta offensiva di primavera, lo ha affidato – ha raccontato l'agenzia russa Ria Novosti – al presidente dell'Unione mondiale dei vecchi credenti (Arc), Leonid Sebastianov, che «intrattiene una fitta corrispondenza con il Pontefice».
«Il Papa ha un piano di proposte per una soluzione pacifica del conflitto tra Russia e Occidente, e ha confermato il suo desiderio di negoziare con la leadership russa, la sua disponibilità a venire a Mosca», ha detto Sebastianov.
In queste settimane anche il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani è sembrato fare riferimento ad uno spiraglio per una intercessione vaticana affermando che un possibile ruolo lo possono giocare Stati Uniti, Cina, Vaticano e Turchia. In particolare, Tajani ha affermato di aver incoraggiato le autorità turche a proseguire nel lavoro di mediazione nella sua visita ad Ankara dello scorso 13 gennaio. Il tema della guerra in Ucraina è stato al centro del bilaterale avvenuto ieri alla ambasciata italiana presso il Vaticano in occasione dell'anniversario dei Patti Lateranensi, alla presenza del cardinale Parolin e del ministro Tajani.