Il Vicariato protesta per lo sgombero dei manifestanti al Pantheon, «La polizia non può entrare senza avvertire l'autorità ecclesiastica»

Il Vicariato protesta per lo sgombero dei manifestanti al Pantheon, «La polizia non può entrare senza avvertire l'autorità ecclesiastica»
di Franca Giansoldati
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Giovedì 14 Settembre 2023, 18:34

Il Vicariato di Roma protesta con fermezza per lo sgombero da parte delle forze dell'ordine avvenuto oggi al Pantheon. Monsignor Daniele Micheletti rettore della basilica di Santa Maria ad Martyres ricorda che polizia e carabinieri non possono entrare nelle chiese aperte al culto «salvo casi di urgente necessità previo avviso all'autorità ecclesiastica» come prevede la legge 121 del 1985.

Nella mattinata il Pantheon era stato occupato dai Comitati Vele di Scampia.

I partecipanti protestavano contro il taglio dei fondi Pnrr destinati alla riqualificazione dell’area di Scampia. La Responsabile dei Musei Statali della Città di Roma (il Ministero della Cultura ha in carico la gestione diretta del Pantheon, che è un bene demaniale) «ha autonomamente fatto intervenire le forze di Polizia per lo sgombero e il Pantheon è stato temporaneamente chiuso al pubblico» ha detto il prelato aggiungendo che non si vedeva «come potessero ricorrere i casi di urgente necessità. E' opportuno precisare che lo sgombero è stato disposto senza avvisare o coinvolgere in alcun modo l’Autorità Ecclesiastica competente e le forze di Polizia sono entrate in basilica senza essere state chiamate dall’Arciprete Rettore e senza il necessario assenso del medesimo».

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I manifestanti si sono poi spostati nel pronao della basilica dove sono rimasti fino alle 14.30 circa. «Le ragioni dei manifestanti e la loro azione avrebbero forse meritato una considerazione più delicata e meno decisa» ha aggiunto monsignor Micheletti.

Erano circa cento gli abitanti delle Vele di Scampia, quartiere della periferia nord di Napoli, che avevano occupato simbolicamente la basilica con l'obiettivo di «denunciare il vergognoso taglio delle risorse Pnrr destinate al progetto di riqualificazione urbana dell'area del noto quartiere napoletano».

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«Durante queste giornate - hanno ripetuto i manifestanti - in cui si sta parlando tanto di interventi sulle periferie e sulla marginalità, sono quindi mera propaganda e vuota retorica. L' esecutivo ha scelto deliberatamente di tagliare risorse destinate a restituire dignità a migliaia di donne e uomini, che dopo anni di battaglie hanno diritto a vivere in una casa dignitosa. Non accetteremo alcun ritardo e alcuna incertezza sul crono-programma dei lavori per l'abbattimento delle Vele, motivo per cui è fondamentale che le risorse restino finanziate dal Pnrr, che prevede tempi di realizzazione delle opere serrati e certi. Dal governo si pretende chiarezza e e trasparenza».

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