Il bombardamento dell'ospedale a Gaza sembra avere segnato un punto di non ritorno per Al-Azhar, la principale istituzione islamica sunnita del mondo, che ha invitato le nazioni arabe e islamiche a riconsiderare profondamente la loro dipendenza dalle potenze "arroganti" dell'Europa occidentale e americane. In una dichiarazione rilasciata martedì, Al-Azhar afferma che l'Occidente, nonostante tutta la sua potenza militare e il suo macchinario distruttivo, resta debole quando affronta la causa palestinese perché sta combattendo su una terra che non è sua.
Strage all'ospedale di Gaza, centinia di morti e feriti
«La comunità islamica dovrebbe sfruttare il potere, la ricchezza, le risorse e i beni che Dio Onnipotente le ha conferito per sostenere fermamente la Palestina e il suo popolo oppresso, che sta affrontando un nemico che ha perso la coscienza, l'empatia e il sentimento, voltando le spalle all'umanità, all'etica e agli insegnamenti dei profeti e dei messaggeri» ha si legge.
Strage ospedale a Gaza, Israele:
L'Università Al-Azhar ha invitato tutti i musulmani ad assumere una posizione unita di fronte al sostegno occidentale definito disumano e chiede un'indagine internazionale sui «crimini di guerra commessi dalle forze di occupazione israeliane contro bambini, donne e anziani nella Striscia di Gaza assediata e isolata».
«Piazzare i civili, tra cui donne, bambini e anziani indifesi; bombardare ospedali, mercati, ambulanze, moschee e scuole dove i civili si riparano; e l'assedio soffocante nella Striscia di Gaza sono tutti illegali secondo il diritto internazionale", ha detto Al-Azhar in una dichiarazione dei media. “Così è anche l'uso di armi pesanti, il taglio dell'elettricità e dell'acqua e l'impedimento che le forniture alimentari e gli aiuti umanitari e di soccorso raggiungano la Striscia di Gaza, in particolare gli ospedali e i centri sanitari. È un atto di genocidio, un crimine di guerra a tutti gli effetti e una vergogna che la storia registrerà in termini di vergogna per Israele, i suoi sostenitori e coloro che li sostengono».
L'università è guidata dal Grande Imam Ahmed Al-Tayeb, grande amico di Papa Francesco e firmatario, tre anni fa, di un accordo sulla fratellanza tra cristiani e musulmani.