Maritain ricorda Skorka predisse quale sarebbe stato il loro destino in Europa se non fossero state prese misure immediate. Esortò le Chiese ad agire in fretta per riscattare gli ebrei. «La lettura di tale conferenza sugli ebrei tra le nazioni, del 5 febbraio 1938, risulta oggi straziante e incredibilmente istruttiva alla luce del destino che ebbero quegli ebrei per i quali Maritain aveva levato la sua voce».
«Neonati e anziani, adolescenti e adulti, tutti furono condotti a una spietata morte per la loro condizione di ebrei. Le lapidi dei cimiteri ebraici furono distrutte, le sepolture profanate, il piano mostruoso era eliminare ogni traccia dell’esistenza e della storia di quel popolo».
La Shoah, si legge sul giornale Vaticano, non fu la conseguenza di una decisione presa da un giorno all’altro; ciò che fu stabilito nella conferenza di Wannsee il 20 gennaio 1942 fu la conseguenza di un processo di stigmatizzazione e di demonizzazione degli ebrei iniziato il 30 agosto 1933, quando Hitler fu nominato cancelliere della Germania; si strutturò e legalizzò il 15 settembre 1935 quando furono promulgate le leggi di Norimberga, e proseguì attraverso la loro spietata e orribile applicazione.
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