Coppie gay, svolta di Papa Francesco: sì alle benedizioni «ma non è un matrimonio»

Cancellati i documenti dei predecessori

Coppie gay, svolta di Papa Francesco: sì alle benedizioni «ma non è un matrimonio»
di Franca Giansoldati
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Lunedì 18 Dicembre 2023, 15:39 - Ultimo aggiornamento: 15:42

Tanto tuonò che piovve: dopo mesi di voci, dibattiti interni e scontri sotterranei Papa Francesco cancellando tutte le disposizioni dei predecessori ha autorizzato la benedizione delle coppie gay. Saranno ammesse purché il gesto benedicente non crei confusioni e scandali e sia valutato bene dai singoli ministri di culto.

«Chi chiede una benedizione si mostra bisognoso della presenza salvifica di Dio nella sua storia e chi chiede una benedizione alla Chiesa riconosce quest’ultima come sacramento della salvezza che Dio offre. Cercare la benedizione nella Chiesa è ammettere che la vita ecclesiale sgorga dal grembo della misericordia di Dio e ci aiuta ad andare avanti, a vivere meglio, a rispondere alla volontà del Signore». 

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Coppie gay, svolta di Papa Francesco

Con un documento titolato “Fiducia supplicans” del Dicastero per la Dottrina della Fede,  naturalmente approvato dal Papa, da oggi in poi le coppie formate da persone dello stesso sesso potranno ottenere la protezione di Dio sulla loro unione anche se, viene specificato dal Vaticano, questo gesto di accoglienza resta al di fuori da qualsiasi ritualizzazione e non deve avere nulla a che fare con il sacramento delle nozze.

La dottrina sul matrimonio non cambia totalmente, poichè la benedizione non significa approvazione dell’unione.

La prassi delle benedizioni alle coppie gay era già abbondantemente utilizzata in Germania da vescovi e parroci e per questo era stata all'origine di un vasto movimento contrario nella Chiesa. 

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Il documento

Ecco alcuni passaggi chiave del lungo documento: «Di fronte alla richiesta di due persone di essere benedette, anche se la loro condizione di coppia è “irregolare”, sarà possibile per il ministro ordinato acconsentire. Ma evitando che questo gesto di prossimità pastorale contenga elementi anche lontanamente assimilabili a un rito matrimoniale». E ancora: «La Chiesa è così il sacramento dell’amore infinito di Dio. Perciò, anche quando il rapporto con Dio è offuscato dal peccato, si può sempre chiedere una benedizione, tendendo la mano a lui, come fece Pietro nella tempesta quando gridò a Gesù: Signore, salvami!. Desiderare e ricevere una benedizione può essere il bene possibile in alcune situazioni».

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Come faranno i parroci a distinguere caso per caso e, soprattutto, ad evitare di ingenerare confusione? «La via da seguire è quella di valorizzare correttamente e sapientemente le non poche ricchezze della pietà popolare, le potenzialità che possiede. Le benedizioni diventano così una risorsa pastorale da valorizzare piuttosto che un rischio o un problema». Più in particolare la benedizione può trovare la sua collocazione come «durante la visita a un santuario, l’incontro con un sacerdote, la preghiera recitata in un gruppo o durante un pellegrinaggio. Infatti, attraverso queste benedizioni che vengono impartite non attraverso le forme rituali proprie della liturgia, bensì come espressione del cuore materno della Chiesa». 

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Papa Francesco ripete anche in questo nuovo provvedimento - che non mancherà di sollevare polemiche - che «non si tratta di riconoscere come matrimonio qualcosa che non lo è. Perciò sono inammissibili riti e preghiere che possono creare confusione tra ciò che è costitutivo del matrimonio quale unione esclusiva, stabile e indissolubile tra un uomo e una donna, naturalmente aperta a generare figli». 

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«Ad ogni modo, proprio per evitare qualsiasi forma di confusione o di scandalo, quando la preghiera di benedizione, benché espressa al di fuori dei riti previsti dai libri liturgici, sia chiesta da una coppia in una situazione irregolare, questa benedizione mai verrà svolta contestualmente ai riti civili di unione e nemmeno in relazione a essi. Neanche con degli abiti, gesti o parole propri di un matrimonio. Lo stesso vale quando la benedizione è richiesta da una coppia dello stesso sesso».

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