Storia del 2013, con l’attività info-investigativa degli uomini del commissariato, diretto da Marco Tangorra, che hanno individuato i due responsabili. Il primo fu arrestato in Campania, il secondo, considerato la mente del tentatvio di estorsione, Pietro Zangarelli, 30 anni, originario di Sansepolcro, è stato invece arrestato dalla polizia spagnola.
L’attività investigativa degli uomini della squadra Anticrimine aveva infatti portato ad individuare la Spagna come luogo certo della latitanza. «I riscontri emersi e il fine lavoro di intelligence - spiegano dal commissariato tifernate - ha fornito spunti assolutamente essenziali per la cattura del soggetto». L’arresto eseguito dalla polizia spagnola riguarda non solamente la custodia cautelare emessa dalla Procura di Perugia per i reati commessi a Città di Castello, ma anche per un ulteriore mandato di cattura internazionale emesso dalla polizia bulgara, che aveva trovato Zanganelli in possesso di un falso documento d’identità e di 6900 dollari abilmente contraffatti, in procinto di partire il Venezuela. Attualmente l’uomo è recluso nel carcere di Sofia in Bulgaria.
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