Violentata durante un party al Trasimeno, incubo droga dello stupro

L'aggressore ha anche scattato e condiviso foto intime della giovanissima vittima: è un ventenne della zona di Castiglione del Lago, rischia il processo

Violentata durante un party al Trasimeno, incubo droga dello stupro
di Michele Milletti
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Venerdì 22 Dicembre 2023, 07:00

PERUGIA - L’incubo della droga dello stupro. Ecstasy liquido sciolto in una bevanda in grado di abbattere la volontà di una persona, di renderla manipolabile e purtroppo anche di abusare di lei. 
Questo incubo, un sospetto che non è stato possibile dimostrare scientificamente soltanto per una questione di tempi, è quello che aleggia in relazione alla orribile vicenda di cui è rimasta vittima una giovane perugina.


La ragazza, nell’agosto del 2022, si trovava in vacanza con i propri genitori ed alcuni amici per qualche giorno nella zona del Trasimeno e precisamente a Castiglione del Lago, quando a una festa ha vissuto l’incubo.


LA RICOSTRUZIONE
La giovane, qualche giorno dopo i fatti, mette nero su bianco l’accaduto. Assisita dall’avvocato Diego Florio, racconta dapprima ai carabinieri di Castiglione del Lago e poi al sostituto procuratore Gianpaolo Mocetti e ai carabinieri dell’aliquota di polizia giudiziaria in Procura, quanto accaduto quella notte. 

O quantomeno che ricorda dal momento che a un certo punto, e cioè dopo la decisione di appartarsi con il giovane ventenne della zona del Trasimeno che ha da poco conosciuto a una festa in un’area verde, racconta di essere stata vittima di una specie di blackout. Sintomi che sospettare anche gli inquirenti circa la possibilità che in una bevanda qualcuno potesse aver messo a sua insaputa qualche droga o sostanza che ha abbassato le sue capacità cognitive, ma gli esami del sangue eseguiti non nell’immediato non saranno in grado di confermare questa ipotesi.


LA DIFESA 
Una denuncia che si trasforma in indagine nei confronti del ragazzo conosciuto in quella sera d’estate, con la Procura che proprio in questi giorni ha chiuso le indagini e ora si prepara a chiedere il rinvio a giudizio del giovane. 
Che si difende sottolineando come tutto, a partire dal rapporto sessuale, sia avvenuto in modo conseziente ma al momento gli inquirenti non sembrano credergli.


I REATI CONTESTATI 
Le ipotesi di reato formulate nei suoi confronti sono infatti quelle di violenza sessuale e di minaccia perché, si legge nelle carte dell’indagine, nella stessa circostanza avrebbe scattato «due fotografie» alla ragazza ancora minorenne «che la ritraevano in atteggiamenti sessualmente espliciti...destinate a rimanere private» e che invece lui subito dopo averle realizzate «diffondeva e inviava unitamente a frasi volgari e offensive senza il consenso della stessa» a un gruppo di amici. Un incubo insomma che si è prorogato anche nel tempo finché la ragazzina, qualche giorno dopo, ha trovato la forza e ritrovato anche la lucidità per raccontare ai genitori quanto accaduto e poi andare a sporgere denuncia.
L’orrore e il sospetto, quello di essere stata vittima di un inganno senza aver avuto la possibilità di accorgersene. Ì sintomi raccontati dalla ragazza, e cioè uno stato improvviso di semi incoscienza a un certo punto della serata che l’avrebbero resa incapace di intendere, fanno infatti ipotizzare alla possibilità di qualche sostanza sciolta a sua insaputa in un drink. 

Ma gli esami del sangue fatti in maniera non tempestiva non hanno potuto sciolgere questo terribile dubbio.
 

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